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I progetti

Ars a caccia di risorse per i centri socio-educativi per minori, De Leo: “Non lasciare indietro interventi strategici”

lunedì 19 Maggio 2025

Dal rischio di perdere risorse fino all’impossibilità di portare al termine progetti importanti per i territori dell’Isola per la carenza di fondi. Sono questi i paradossi che la Sicilia affronta ogni giorni. Ampi margi di crescita, per riqualificare aree di importanza anche socio-culturali, ma sempre bloccati da qualche cavillo. Questa volta si tratta del secondo caso e riguarda molto da vicino i centri socio-educativi.

Sono tanti, infatti, i Comuni esclusi dai finanziamenti PR FESR Sicilia 2021-2027 da destinare a progetti socio-educativi per minori. Si tratta di un totale di 102 progetti in graduatoria. Di questi ben 57 non raggiungono il punteggio minimo per accedere ai fondi, mentre dei restanti 45 neanche la metà riuscirà a beneficiare degli aiuti.

Non possiamo lasciare indietro interventi strategici, cantierabili e con valenza educativa e sociale indispensabile. Vogliamo che nessun Comune veda esclusi progetti di qualità, soprattutto considerando l’urgenza dell’accompagnamento sociale dei giovani“. Ha dichiarato Alessandro De Leo, deputato regionale di Forza Italia, che nelle scorse settimane si è fatto promotore dell’audizione in Commissione UE all’Ars sulla graduatoria provvisoria dell’Avviso.

Ad oggi si parla di un importo totale di circa 12,8 milioni da destinare a 18 progetti. Tra i maggiori beneficiari la provincia di Agrigento, a quota 5. Segue la provincia di Messina con 4, poi Palermo, Trapani e Siracusa con 2. Uno solo per Catania, Enna e Ragusa. Esclusa, invece, la provincia di Caltanissetta. Una piccola speranza è emersa durante l’audizione, nel corso della quale ha preso parte la dirigente dell’Azione 4.3.1 presso il Dipartimento della Famiglia, Michela Bellomo, che ha annunciato che un rifinanziamento di circa 7 milioni per coprire parte dei progetti, mentre sono state avviate le procedure per ottenere altre risorse dal fondo di rotazione. Ulteriori 7 milioni, però, che non sarebbero ancora sufficienti, e che riuscirebbero a coprire soltanto una decina di progetti in più.

Tanti Comuni che avevano dei progetti molto avanzati e che portavano avanti da anni – ha spiegato De Leo – sono stati accettati all’interno della graduatoria. Alcuni sono stati dichiarati finanziabili e altri non finanziabili per carenza di risorse. Si tratta di una riqualificazione urbana, perché in molti di questi centri verranno realizzate strutture o abbandonate all’interno dei Comuni o anche beni confiscati dalla mafia. Sono progetti importanti non solo dal punto di vista sociale, ma anche dal punto di vista della riqualificazione all’interno dei territori“.

Spesso – ha concluso l’esponente di Forza Italia – si parla di risorse europee perse su progetti non esecutivi. In questo caso, invece, abbiamo una situazione emblematica di progetti esecutivi cantierabili che rischiano per carenza di risorse di non poter essere portati a compimento. Quindi dalla prima audizione che abbiamo fatto, in cui c’era la dottoressa Bellomo, ho cercato di approfondire il tema per capire se c’era la possibilità di reperire immediatamente altre risorse. Tra qualche mese avverrà così una rimodulazione o una riprogrammazione per poter finanziare tutti i progetti che sono stati ammessi. E’ stato anche dato tempo per fare delle osservazioni per i Comuni esclusi e capire se la graduatoria potesse subire dei cambiamenti, ma non c’erano grandi situazioni, grandi criticità. Quindi a breve uscirà la graduatoria definitiva intanto, poi quella con il rifinanziamento da 7 milioni“.

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