“La sospensione dello sciopero della fame da parte di Rita Bernardini, dopo 22 giorni di lotta non violenta, è un segnale forte che accogliamo con grande rispetto e speranza. L’apertura manifestata dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, verso la proposta di liberazione anticipata rappresenta un importante passo in avanti su un tema che non può più essere rimandato: quello del sovraffollamento carcerario e delle condizioni in cui versano le nostre prigioni“. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, commentando le recenti evoluzioni emerse durante il convegno “Per un gesto di clemenza nelle carceri”, organizzato da La Valle di Ezechiele con la partecipazione di Nessuno tocchi Caino.
“Ringrazio Rita Bernardini – continua Cuffaro – per il suo coraggio civile e per la determinazione con cui continua a tenere alta l’attenzione su una questione che riguarda la dignità umana, la giustizia e la civiltà del nostro Paese. È giunto il momento di superare ideologie e pregiudizi e di affrontare con responsabilità e umanità il tema del carcere“.
“La proposta dell’on. Roberto Giachetti – basata sul testo elaborato da Nessuno tocchi Caino – ha oggi un terreno istituzionale su cui svilupparsi. Auspico che l’intera politica, maggioranza e opposizione, sappia cogliere questa occasione per una riforma vera e giusta del nostro sistema penitenziario. Non possiamo più voltare lo sguardo davanti a condizioni inumane che riguardano non solo i detenuti, ma anche chi ogni giorno lavora nelle carceri. Serve una giustizia che non umilii, ma accompagni. Che non punisca soltanto, ma rieduchi. E che – conclude Cuffaro – sappia riconoscere la dignità in ogni persona, anche in chi ha sbagliato“.