“Il rilancio del rapporto dell’Università di Palermo con le imprese non può prescindere, oggi, dalla presenza attiva in ambiti strategici quali quelli della salute, inclusa la possibile produzione dei vaccini”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico al teatro Politeama.
“Il nostro Ateneo ha una lunga tradizione nelle life science, un ambito nel quale le ricerche sono il prodotto di uno sforzo collettivo che poggia sulla ricerca universitaria, su un grande e prestigioso ospedale che è il Policlinico ‘Paolo Giaccone’, sulla capacità innovativa dei laboratori di ATeN Center e su un ecosistema di piccole e medie Imprese, spesso di derivazione universitaria attraverso la formula degli spin off. Stimolati da esperienze del passato, ma soprattutto fiduciosi nelle capacità del nostro presente, abbiamo l’ambizione di consolidare il nostro ruolo di protagonisti della ricerca mondiale sui vaccini, su farmaci e terapie innovative e sulla diagnostica, sulla base dei progetti offerti dal Pnrr”.
“Il più importante intervento di prospettiva è l’individuazione, in accordo con il Comune di Palermo e grazie alle risorse che potranno essere messe a disposizione dalla Regione Siciliana, di un’area libera e adeguata alla realizzazione di un nuovo Policlinico Universitario, con specifica vocazione assistenziale e di ricerca clinica, soprattutto negli ambiti a più alta intensità di cura – prosegue – Il nuovo Policlinico dovrà configurarsi come un edificio a blocco unico di elevata qualità architettonica e tecnologica per accogliere tutte le innovazioni dell’edilizia ospedaliera e per stimolare la riqualificazione dell’area urbana su cui sorgerà – aggiunge Midiri –. Accanto a tale intervento, si dovrà prevedere la contestuale trasformazione dell’attuale sede del Policlinico in un Campus Medico a prevalente vocazione educativa e, in parte, anche di accoglienza dei parenti dei pazienti, migliorando dal punto di vista edilizio e tecnologico gli edifici e gli spazi aperti dell’attuale sede di via del Vespro per sviluppare, attraverso l’introduzione di funzioni di servizio, di ristori e di convivialità, la vivibilità degli Studenti, dei Docenti, del Personale sanitario e TAB e dei diversi utenti che gravitano nell’ecosistema sanitario. Questi interventi potranno anche stimolare la rigenerazione di tutta l’area urbana interessata dalla loro realizzazione, per concorrere ad un progetto integrato di Palermo ‘Città della Salute”.