Iniziata in salita, è poi terminare in discesa la seduta di oggi a Sala d’Ercole, presieduta dal pentastellato Nuccio Di Paola. Dopo il dibattito avviato ieri, è stata approvata la mozione su Gaza. Il tempo è stato poi sufficiente per inaugurare la discussione generale sui Consorzi di Bonifica, a cui, però, è seguita una richiesta insolita da parte delle forze di maggioranza. Ma andiamo nel dettaglio.
Disco verde per la mozione su Gaza: i punti approvati
Nella giornata di ieri, la mozione era stata fonte di malumori da parte di tutti i presenti in aula (CLICCA QUI). Il motivo risiede nel rinvio del voto alla seduta di oggi. I capigruppo, infatti, non erano stati capaci di trovare una sintesi sul testo, dopo l’emendamento interamente sostitutivo a firma di tutti i capigruppo di maggioranza alla mozione originariamente calendarizzata del Partito Democratico.
Obiettivo di Sala d’Ercole: approvare all’unanimità la mozione per dare un chiaro segnale e una ferma posizione da parte della Sicilia. Oggetto di dibattito è stato il punto relativo alla sospensione dei rapporti con il Governo di Israele, argomento principale che ha condotto al rinvio di ieri. Una tregua e un accordo è stato trovato dopo una breve sospensione dei lavori, con la riscrittura di un sub emendamento da parte di tutti i capigruppo. La votazione ha visto così tutti i deputati concordi su tre punti: il riconoscimento di due popoli e due Stati, il via agli aiuti umanitari e lo stop alle armi in favore della diplomazia. Bocciato, con 19 favorevoli e 25 contrari, il sub emendamento della pentastellata Lidia Adorno che includeva il punto escluso: “Bene l’ok alla mozione ma l’aula poteva e doveva andare oltre approvando il mio emendamento, bocciato per mano della maggioranza che sostiene Schifani, che prevedeva l’impegno del governo per l’interruzione di tutti gli scambi commerciali e dei progetti di cooperazione tra tutte le articolazioni della Regione Siciliana con le aziende e con i centri di ricerca israeliani: sarebbe stata una presa di posizione forte ed inequivocabile di condanna dell’azione sanguinaria di Netanyahu“.
Una presa di posizione che giunge così a pochi giorni dal presidio organizzato per sabato mattina a Sigonella e al quale i partiti di opposizione hanno già dato la propria adesione.
“Sì a mozione pro Gaza, elementare atto di civiltà. La Sicilia non poteva rimanere inerte di fronte alle atrocità e al genocidio in corso“. Ha dichiarato il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Imprescindibile attivarsi per perseguire l’obiettivo ‘Due popoli, due Stati’, riconoscendo lo Stato della Palestina, per favorire l’arrivo di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, per sortire un NO deciso alla guerra a pezzi e per promuovere iniziative per l’accoglimento negli ospedali siciliani dei cittadini gravemente feriti, in particolare dei bambini. È ora di dire basta con l’ignavia di governanti anche italiani, rispetto alla tragedia umanitaria in corso“.
Consorzi di Bonifica, primo round per la discussione generale
Concluso il voto, prende ufficialmente il via un altro nuovo capitolo: la discussione generale del ddl sul riordino dei Consorzi di Bonifica.
A circa quindici giorni dalla relazione presentata dal presidente della III Commissione Attività produttive Gaspare Vitrano, l’aula ha dato il via libera al dibattito alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo. Poco prima di iniziare, però, è stata avanzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza la richiesta di non chiudere oggi la discussione generale, ma di poterla proseguire successivamente.
Il motivo di questo insolito invito da parte dei capigruppo di maggioranza nasce per due precise motivazioni: l’assenza dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e la possibilità di dare maggior tempo alle forze di centrodestra per poter intraprendere le interlocuzioni e trovare la quadra sui nodi principali che attanagliano la norma. Ad oggi, infatti, non sussistono le condizioni per andare al voto, previsto per martedì 8 luglio. In prima battuta bisognerà trovare risorse per la copertura finanziaria che si aggira sui 10 milioni di euro. Poi ci sono gli oltre 500 emendamenti, presentati anche da esponenti della maggioranza che sostiene il Governo Schifani, da smaltire.
Come è stato visibile anche nel corso degli interventi punto cruciale della norma è la valorizzazione e la stabilizzazione del personale. Terminata la prima parte si giunge così all’intervallo, in attesa del secondo round.