“Ci siamo riappropriati di un rapporto diretto con gli elettori, anche se con un’elezione di secondo grado, ma rappresentiamo i nostri territori“. Così ai microfoni de ilSicilia.it il presidente del Libero Consorzio di Enna Piero Capizzi.
Come tutti gli Enti intermedi commissariati per oltre dodici anni e rimessi in moto con la tornata elettorale dello scorso 27 aprile, anche il Libero Consorzio di Enna ha dovuto fare i conti con le tante problematiche che affliggono le macchine amministrative. Dagli ostacoli economico-finanziari a quelli legati al personale, tante sono le sfide da affrontare e in tal senso, in questi due mesi di attività, tanti sono stati gli incontri promossi dai vari presidenti, uno dei quale si è svolto proprio ad Enna.
Regolamento, statuto e dipendenti sono i nodi da sciogliere nell’Ennese, ma il punto che accomuna tutti i Liberi Consorzi è certamente la necessità di modifiche all’attuale legislazione relativa all’applicazione della L. 15/2015. Altro punto su cui Capizzi ha accesso i riflettori è quello del prelievo forzoso “per il quale ogni anni i Liberi Consorzi devono pagare un prezzo altissimo alla finanza pubblica in termini di equilibrio di bilancio“.