Biblioteca Regionale di Messina sotto sfratto? Micali: “Chiuse ufficialmente le pendenze, è il momento che tutto torni alla normalità”
Annalisa Ciprì
venerdì 4 Luglio 2025
Orazio Micali
Questa mattina la Regione Siciliana attraverso la direzione degli uffici della Biblioteca regionale universitaria di Messinaha provveduto a chiudere le pendenze con i legittimi crenditori degli immobili in cui sono ubicati gli uffici e i depositi della biblioteca stessa,liquidando i pagamenti ai quali non si era ancora provveduto.
Questa la notizia che risolve mesi di incertezze e ipotesi. Il futuro della Biblioteca Regionale Giacomo Longo di Messina, che sembrava appeso a un filo, oggi conclude il suo iter.
Orazio Micali
“Abbiamo chiuso ufficialmente queste pendenze e le abbiamo pagate, è il momento che tutto torni alla normalità“, ci dice l’architetto Orazio Micali, direttore ad interim della Biblioteca regionale di Messina.
La Regione Siciliana ha allineato così la posizione contabile generalee “ha riportato alla normalità i rapporti con le proprietà che ovviamente erano critiche“.
Il mese scorso era stato lanciato l’allarme sul rischio chiusura anche in funzione dello sfratto. Si parlava di un trasferimento, cosa inammissibile dato il valore di un luogo di memoria storica per la città, che custodisce un patrimonio di 600 mila volumi. Tantissime le notizie venute fuori dalla stampa riguardo il crudele destino della biblioteca e altrettanto numerosi gli allarmismi da parte di politici.
La Biblioteca rischiava di rimanere senza una sede stabile. L’emeroteca, attualmente ospitata in locali privati, è stata oggetto, appunto, di uno sfratto esecutivo.
Da lì la raccolta firme, oltre mille in pochissimo tempo, che in pochi giorni hanno dimostrano quanto forte sia il legame con questo bene comune.
Le criticità tra la Regione Siciliana e la biblioteca regionaleda una parte e i proprietari degli immobili nella qualità di creditori, dall’altra, ai quali non erano stati pagatele quote di locazione, legittime spettanze che avevano posto le basi per una conflittualità.
Si era chiesto, infatti, al Governo regionale di intervenire con estrema urgenza. Stanziare risorse straordinarie utili a garantire la continuità del servizio,individuare sedi pubbliche adeguate, anche temporanee, dove trasferire il patrimonio, e avviare la digitalizzazione integrale dell’emeroteca, per proteggerne i contenuti e garantirne l’accessibilità.
Tutto è bene quel che finisce bene. Una serie di richieste che hanno avuto esito positivo.
Ad oggi una boccata di aria fresca.Un luogo di conoscenza e ricerca che rischiava di venire meno all’intera comunità, può restare alla portata di essa.
Riceviamo e pubblichiamo quanto ricevuto dall’avvocato Tommasa Siragusa.
“Su “ilSicilia.it” del 4 luglio, è stato pubblicato articolo sulla Biblioteca regionale di Messina, con dichiarazioni, virgolettate, rese dal dirigente responsabile ad interim, a far data dal 1 luglio, Arch. Orazio Micali: “Abbiamo chiuso ufficialmente queste pendenze e le abbiamo pagate. E’ il momento che tutto torni alla normalità”. La Regione siciliana ha allineato così la posizione contabile generale e “ha riportato alla normalità i rapporti con le proprietà che ovviamente erano critiche”. La giornalista Annalisa Ciprì, poi, “condisce” il tutto, aggiungendo di suo ulteriori notizie fantasiose: la Regione siciliana questa mattina, attraverso la direzione degli uffici della Biblioteca regionale universitaria di Messina, ha provveduto a chiudere le pendenze con i legittimi creditori degli immobili ove sono ubicati gli uffici e i depositi della biblioteca stessa, liquidando i pagamenti ai quali non si era ancora provveduto. Questa la notizia che risolve mesi di incertezza. Il futuro della biblioteca…., che sembrava appeso a un filo, oggi conclude il suo iter. Tutto è bene quel che finisce bene. Ad oggi una boccata di aria fresca. Un luogo di conoscenza e ricerca che rischiava di venire meno all’intera comunità, più restare alla portata di essa. Sconcertante Ë apparso sia il virgolettato riferito all’ Arch. Micali, sia quanto riferibile alla giornalista, dal momento che gli sfratti e i contenziosi in corso NON afferiscono alla morosità, bensì alla finita locazione, vera o presunta. L’attuale responsabile ad interim della Biblioteca, poi, avendo un incarico di Soprintendente, e di dirigente ad interim sia del Parco di Naxos che della Biblioteca Regionale di Messina, ha potuto prestare servizio solo per 2 giorni presso la struttura in parola e non ha risolto – nè avrebbe potuto – alcuna problematica concernente gli sfratti presso n. 2 sedi della stessa, avendo provveduto in quei due giorni solo ad apporre la firma digitale su una liquidazione alle società proprietarie dei depositi, concernente i canoni contrattuali correnti: i locali adibiti a deposito non sono investiti da alcuno sfratto e le procedure di pagamento, portate avanti dalla Sottoscritta fino al 30 giugno, necessitavano di validazione della Ragioneria centrale, intercorsa solo i primi di luglio, cosa che ha consentito all’Arch Micali di apporre solo una firma, su una procedura già regolarmente, come sempre, posta in essere da chi scrive. Per quanto sopra si chiede di pubblicare senza indugio la presente replica/rettifica, che smentisce le affermazioni in argomento sulla base degli atti contabili da chiunque consultabili. La problematica inerente agli sfratti, che interessa i locali della Sede Centrale e dell’Emeroteca, E’ ben altro, e, “rebus sic stantibus”, non ha purtroppo potuto trovare adeguata soluzione, nonostante la Scrivente, attraverso interazioni con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Messina, sia riuscita a prendere tempo, per quanto riguarda l’Emeroteca, ottenendo, per il giorno 8 luglio p.v., contraddittorio dinanzi al giudice dell’ esecuzione, del quale si era chiesta e ottenuta la nomina; per la Sede Centrale, invece, allo stato, sia in primo grado che in appello, Ë stata confermata la sospensione dell’esecutività dello sfratto, già decisa con ordinanza del giudice onorario, e si attende la decisione di merito all’ udienza di ottobre. Questi i fatti, suffragati da atti giuridici. Qualora si volessero riportare informazioni esatte, si è disponibili a farle conoscere. Avv. Tommasa Siragusa, già Direttrice, fino al 30 giugno 2025, della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina”.
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