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Il rapporto Anitec-Assinform 2025

Mercato digitale cresce in Italia: il 2025 è l’anno dell’Intelligenza Artificiale, dati incoraggianti per la Sicilia

lunedì 7 Luglio 2025

Il 2025 si annuncia come un anno spartiacque per il panorama digitale italiano, segnando l’affermazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) come motore trainante di trasformazione economica e sociale. Il rapporto “Il Digitale in Italia 2025” di Anitec-Assinform, giunto alla sua cinquantaseiesima edizione, dipinge un quadro di crescita sostenuta per il mercato digitale, che continua a superare le dinamiche dell’economia complessiva e a generare nuove opportunità.

Un Mercato in Forte Espansione

Il mercato digitale italiano si conferma in salute, proiettato a sfiorare i 93 miliardi di euro entro il 2028, dopo aver raggiunto quota 81,6 miliardi nel 2024. Questa espansione strutturale, con pochi eguali nel contesto nazionale, evidenzia la resilienza e il dinamismo del settore ICT, che continua a crescere in termini di valore aggiunto, occupazione, innovazione e incidenza sul Pil.

digitale
Impresa digitale

Nel 2024, la spesa digitale ha registrato un incremento del 3,7% rispetto al 2,1% del 2023. In particolare, il segmento Consumer è tornato a una crescita positiva (+1,3% contro il -1,7% del 2023), mentre il segmento Business ha rafforzato il suo andamento, con un aumento del 5,2% (+4,6% nel 2023). L’incidenza del mercato digitale sul PIL nominale nel 2024 si è attestata al 3,73%, in continuità con il 3,7% del 2023.

L’indagine ISTAT “Imprese e ICT” per il 2024 rivela che la digitalizzazione ha coinvolto oltre la metà delle imprese italiane con almeno 10 addetti. Tra il 2021 e il 2024, il 52,6% ha investito in un numero di ambiti digitali compreso tra 1 e 4, e il 38% prevede ulteriori investimenti tra il 2025 e il 2026.

Social Media

Le grandi imprese si distinguono per un impegno ancora più marcato, con il 51,9% che ha investito in 4-7 aree digitali e il 50,3% che mira ad ampliare l’azione fino a 6-9 ambiti nei prossimi anni. Le principali aree di investimento future includono la sicurezza informatica (dal 47,2% al 53,8%), i social media (dal 40,5% al 41,8%), la formazione informatica (dal 25,9% al 44,3%) e il Cloud Computing (dal 25,6% al 29,3%).

A livello internazionale, il mercato digitale globale è cresciuto del 2,6% nel 2024, con Asia Pacifico (APAC) e Nord America che si confermano le aree più dinamiche in termini di investimenti. L’Europa, pur contribuendo alla crescita, mostra un andamento più lento rispetto ad altre regioni.

 

L’Intelligenza Artificiale: Protagonista Assoluta

Il 2025 è indubbiamente l’anno in cui l’Intelligenza Artificiale assume un ruolo centrale nella scena economica e sociale italiana. Questa nuova fase dell’era digitale è caratterizzata dall’emergere di paradigmi dirompenti come l’IA agentica, che sta trasformando processi produttivi, modelli organizzativi, servizi pubblici e privati, e persino i comportamenti quotidiani di cittadini e imprese.

Il mercato dell’IA in Italia sta vivendo una crescita senza precedenti, superando ogni altro segmento tecnologico. Tra il 2023 e il 2024, è cresciuto del 38,7%, superando i 900 milioni di euro nel 2024.

IA

Nonostante questa rapida espansione, l’adozione dell’IA da parte delle imprese italiane è ancora limitata: solo l’8,2% delle aziende con almeno 10 dipendenti la utilizza. Questo dato evidenzia un potenziale inespresso significativo nel tessuto industriale italiano per l’integrazione dell’IA nella Digital Transformation.

Le applicazioni dell’IA sono variegate e promettenti. Le imprese stanno ripensando i flussi di lavoro attorno ad agenti intelligenti capaci di agire in autonomia, mentre le istituzioni iniziano ad adottare strumenti di IA per migliorare servizi, trasparenza e capacità predittiva. La Pubblica Amministrazione, in particolare, è un campo fertile per l’applicazione dell’IA, con diversi progetti già in atto.

L’IA e il supercalcolo promettono di rivoluzionare settori chiave come la sanità (personalizzazione delle cure), la prevenzione di eventi naturali estremi e la riduzione dello spreco di risorse ambientali. L’IA generativa, come ChatGPT, Claude e Google Gemini, è sempre più adottata con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e la customer experience.

Data Center

Le offerte di lavoro per competenze in IA, inclusi strumenti di IA generativa, sono quadruplicate, superando le 21.000 unità ad agosto 2024 (+73% rispetto ad agosto 2023).

Le difficoltà principali per una piena adozione dell’IA includono l’elevato costo dell’energia per i data center, la frammentazione del settore, la carenza di competenze specialistiche e le incertezze geopolitiche. Tuttavia, l’impegno delle istituzioni nel definire politiche di sostegno all’adozione dell’IA è determinante, così come il ruolo dei corpi intermedi nel promuovere la conoscenza delle opportunità offerte dall’innovazione digitale.

Nuove Tecnologie: Digital Enabler e Transformer

Oltre all’IA, altre tecnologie stanno trainando la crescita del mercato digitale italiano. Il rapporto evidenzia la distinzione tra “Digital Enabler” e “Digital Transformer” rispetto al mercato ICT tradizionale. I Digital Enabler e Transformer sono i segmenti più dinamici, con un andamento medio annuo previsto tra il 2024 e il 2028 del +10,2%, decisamente superiore al +2,8% del segmento ICT tradizionale.

Tra i segmenti che crescono a una velocità superiore alla media dei Digital Enabler e Transformer si annoverano, in ordine decrescente di volume:

  • Cloud Computing: Costantemente in espansione, richiede software di sistema correlati e favorisce l’ammodernamento delle infrastrutture on-premise in ambienti ibridi.
  • Cybersecurity: Il settore ha visto un aumento globale del 27,4% degli attacchi informatici nel 2024, con una crescita costante della frequenza e delle conseguenze degli incidenti. Gli investimenti in sicurezza informatica sono una priorità per le imprese.
  • Big Data Management: Le soluzioni di gestione dei Big Data sono essenziali per analizzare grandi volumi di informazioni.
  • Blockchain: Lo sviluppo della domanda per questa tecnologia dipenderà dalla definizione di un chiaro regime normativo in Europa.
    Cybersecurity

Altre tecnologie emergenti includono:

 

  • Piattaforme tecnologiche digitali, robotica e IoT (Internet of Things): Sono tra le tecnologie più adottate dalle aziende italiane, utilizzate rispettivamente dal 59%, 47% e 44% delle imprese. L’Italia supera la media europea nell’utilizzo di piattaforme tecnologiche digitali, IoT e droni.
  • Stampa 3D e realtà aumentata/virtuale: Sono meno impiegate, utilizzate solo dal 20% e dal 10% delle aziende italiane. L’Italia si colloca al di sotto della media europea per l’uso di Big Data/AI, stampa 3D, realtà aumentata e virtuale, e robotica. Rispetto agli Stati Uniti, l’Italia è al di sotto della media per tutte queste tecnologie, ad eccezione delle tecnologie di realtà aumentata o virtuale.
  • Droni: Adottati da circa un quarto delle imprese, sono sempre più utilizzati per monitorare il cambiamento climatico, mappare habitat naturali e rilevare incendi boschivi. La tecnologia LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) promette vantaggi significativi in settori come la gestione forestale e le indagini morfologiche.
  • Mobile Business: Nel 2024, il mercato Mobile Business in Italia ha continuato a crescere, raggiungendo 5.561 milioni di euro, sebbene con un rallentamento nel tasso di crescita annuo. L’ascesa degli assistenti IA come Apple Intelligence e Google Gemini potrebbe portare a un consolidamento delle applicazioni tra diversi brand e aziende.
Stampa 3D

La carenza di competenze digitali avanzate rimane una criticità strutturale per l’Italia, con solo il 45,8% della popolazione (tra 14 e 74 anni) che possiede competenze digitali di base, un dato inferiore alla media europea (55,6%).

Nonostante un leggero aumento, il numero di specialisti ICT sul totale degli occupati (4,1%) non ha colmato il divario con la media europea (4,8%).

I DATI DEL REPORT “DIGITALE IN ITALIA 2025”

Focus sul Sud Italia e la Sicilia

Il report “Il Digitale in Italia 2025” di Anitec-Assinform, pur fornendo un quadro generale del mercato digitale italiano, offre spunti interessanti anche per una disamina delle dinamiche che interessano il Sud Italia e le Isole, tra cui la Sicilia. Sebbene i dati specifici per la Sicilia non siano dettagliati singolarmente, è possibile estrapolare alcune macro-informazioni rilevanti dal contesto più ampio del Mezzogiorno, fornendo una panoramica che caratterizzano la regione.

Robot IA

A livello territoriale, gli investimenti digitali in Italia hanno mostrato andamenti differenziati nel 2024. Il Nord Ovest e il Centro continuano a catalizzare la maggior parte della spesa in tecnologie digitali, rappresentando quasi i due terzi del mercato nazionale. Entrambe le aree hanno registrato un’accelerazione significativa rispetto al 2023, superiore al tasso medio nazionale.

La situazione nel Sud e nelle Isole è più articolata. Sebbene il Sud mostri segnali di recupero con una crescita del +2,5% , l’accesso alla connettività veloce rimane in parte più limitato. Solo il 37,5% delle aziende nel Sud e nelle Isole dichiara che oltre la metà dei propri addetti utilizza Internet per scopi lavorativi.

Per quanto riguarda l’adozione di strumenti di Intelligenza Artificiale, le aziende del Nord Italia si confermano più reattive. Nelle Regioni del Nord Ovest e del Nord Est, circa il 9% delle aziende ha già integrato almeno una tecnologia di IA nei propri processi operativi. Il Centro Italia si mantiene su livelli simili (8,1%).

Innovation

Al Sud e nelle Isole, la diffusione di strumenti di IA si attesta al 6,2%, un dato inferiore ma comunque significativo, che indica l’esistenza di percorsi di innovazione emergenti.

Nonostante il divario persistente, il Sud Italia, anche grazie agli investimenti del PNRR, sta recuperando terreno a piccoli passi, con l’obiettivo di colmare il più presto possibile il divario digitale esistente.

Per la Sicilia, in particolare, questo indica che, nonostante una partenza più lenta, vi è un interesse crescente e un potenziale di sviluppo nell’applicazione dell’IA in diversi settori produttivi e servizi.

 

Prospettive e Investimenti

Gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) giocano un ruolo fondamentale nel supportare la transizione digitale nel Sud Italia e nelle Isole. Tali risorse sono dirette a potenziare le infrastrutture digitali, a favorire l’adozione di tecnologie avanzate da parte delle imprese e a promuovere la formazione di nuove competenze digitali.

Per la Sicilia, la capacità di intercettare e utilizzare efficacemente questi fondi sarà determinante per accelerare il processo di digitalizzazione e ridurre il divario con le regioni più avanzate. Ciò include non solo la costruzione di nuove infrastrutture, ma anche l’implementazione di progetti che incentivino l’utilizzo di soluzioni digitali e di Intelligenza Artificiale nelle piccole e medie imprese, nel settore pubblico e nei settori chiave dell’economia locale, come il turismo e l’agricoltura.

In sintesi, i dati del report “Il Digitale in Italia 2025” per il Sud e la Sicilia offrono una visione chiara che li vedono di fronte a un’opportunità unica per sfruttare le nuove tecnologie, in primis l’Intelligenza Artificiale, per promuovere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

Il mercato digitale italiano nel 2025 è quindi un ecosistema in continua evoluzione, con l’Intelligenza Artificiale al centro di una trasformazione profonda. La crescita sostenuta della spesa digitale, l’espansione dell’IA e l’adozione di nuove tecnologie come Cloud, Cybersecurity e Big Data, sono segnali positivi per il futuro del Paese.

La carenza di competenze e le disuguaglianze territoriali, in particolare nel Sud e nelle Isole, richiedono un impegno continuo e coordinato. Le politiche pubbliche e gli investimenti, come quelli derivanti dal PNRR, sono fondamentali per supportare una transizione digitale inclusiva e garantire un futuro competitivo e coeso per l’Italia.

L’IA, in particolare, rappresenta un “asset strategico” che richiede un nuovo approccio e centralità nella spesa pubblica per coglierne pienamente il potenziale e affrontare le grandi transizioni ecologiche e sociali che abbiamo di fronte.

 

Fonte Dati: rapporto DIGITALE IN ITALIA 2025 Anitec-Assinform

 

Nota metodologica:

La metodologia alla base del report “Il Digitale in Italia 2025”, realizzato e pubblicato da Anitec-Assinform con la collaborazione di NetConsulting cube, si fonda su un’analisi approfondita e strutturata del mercato ICT.

NetConsulting cube si è occupata in particolare della cura dei contenuti relativi a macroindicatori, contesto economico e geopolitico, quadro generale del mercato digitale, tecnologie, mercati (inclusi PMI e Territori), struttura e performance del settore ICT, cybersicurezza e l’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione.

Il report si avvale di una segmentazione e perimetri ben definiti per la classificazione dei dati, assicurando coerenza e comparabilità. Le previsioni per il periodo 2022-2028E indicano l’utilizzo di modelli e proiezioni basati su analisi di trend e fattori abilitanti.

Le informazioni contenute nello studio sono di proprietà congiunta di Anitec-Assinform e NetConsulting cube per le rispettive parti, con un rigoroso controllo sulla riproduzione e distribuzione dei contenuti senza autorizzazione.

 

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