Non solo un tema di risorse economiche, ma anche di risorse umane. Traccia la linea il presidente del Libero Consorzio di Trapani Salvatore Quinci, che insieme ai colleghi degli altri territori provinciali, dalle elezioni dello scorso 27 aprile, lavora per rimettere in moto la macchina amministrativa commissariata per tredici anni.
“Ho trovato una struttura autonoma, ma adesso bisogna fare il salto di qualità, far tornare la politica, di riconnettere la struttura amministrativa e l’ente con quelle che sono le esigenze del territorio, delle diverse comunità dei Comuni che compongono la provincia di Trapani“. Ha spiegato il primo cittadino di Mazara del Vallo che ha sottolineato l’esigenza di rimodernare la legge 15 del 2015, che oggi appare già datata con “modifiche legislative che avranno impatto zero sulle casse della Regione“.
Il Consiglio ha approvato il regolamento, l’atto che regola il Consiglio Metropolitano, che disciplina nel dettaglio le modalità di convocazione, votazione, partecipazione e organizzazione interna dei lavori consiliari, ma non ancora lo statuto l’identità normativa, il fondamento giuridico su cui poggia l’azione dell’Ente. “Stiamo costruendo l’impianto normativo – ha aggiunto Quinci – che consentirà al Libero Consorzio di tonare a essere operativo“.
Per quanto concerne il personale, il presidente ha evidenziato come a pesare siano “le norme relative al blocco delle assunzioni. Occorre intervenire con una deroga. La Regione Siciliana può farsi promotrice o accogliere le nostre istanze“.