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Il resoconto

Situazione siccità: nel mese di giugno piogge localmente abbondanti in Sicilia, ma con impatti ridotti sui bilanci idrologici

lunedì 7 Luglio 2025
Il mese di giugno è stato caratterizzato, per le precipitazioni, da un’unica fase instabile dopo la prima metà del mese, quando da un flusso di aria fredda di origine scandinava si è originata una circolazione di bassa pressione in quota attiva per più giorni consecutivi, in particolare dal giorno 17 al 20, con episodi più circoscritti nei giorni successivi.
Come già sappiamo, secondo quanto viene fuori dai dati, il 2024 è stato il più arido, caratterizzato da temperature più alte e scarsità di piogge senza precedenti, confermando fino a questo momento questa tendenza. Il 2023, invece, il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica. Abbiamo visto nei mesi scorsi che gli invasi sono sempre più secchi e le ultime piogge non sono riuscite a riempirle, solo a marzo, per esempio si conta meno del 90% di acqua. Secondo i dati raccolti da Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), l’osservatorio risorse idriche, si tratta di un valore così basso che non si registrava addirittura dal 2010.
Le alte temperature hanno prosciugato gli invasi rendendo la situazione idrica sempre più problematica. E se consideriamo già la scarsa disponibilità di acqua, la nostra terra ha poche speranze di vedere un barlume di luce nei prossimi anni. Una crisi che sta cominciando a diventare strutturale. Se prima sapevamo che pioveva una certa quantità di acqua di pioggia, 700 millimetri circa, adesso il dato è variato, sceso fino a 400 millimetri d’acqua. Di conseguenza, una minore quantità di pioggia corrisponde a una minore quantità di acqua disponibile negli invasi artificiali, una minore ricarica di risorsa idrica e così via.
Il mese di maggio (clicca qui) ha conosciuto diverse fasi di relativa instabilità, che tuttavia hanno di volta in volta interessato porzioni limitate del territorio regionale e più frequentemente il versante tirrenico messinese. Solo nell’ultima parte del mese la stabilità si è fatta persistente. 
Il numero medio di giorni piovosi è risultato pari a 5, superiore alla norma del mese, pari a 3, ma ben lontano dagli 11 giorni piovosi registrati nel maggio 2023. Il numero massimo di giorni piovosi, 10, è stato registrato dalla stazione Cesarò Monte Soro (ME), mentre 1 solo giorno piovoso è stato registrato a Licata (AG).
L’accumulo medio regionale mensile in base ai dati della rete Sias risulta pari a 52 mm, di ben 33 mm superiore alla norma di maggio del periodo 2003-2022, con un’enorme variabilità territoriale che va dall’accumulo mensile massimo, pari a 127,4 mm, registrato dalla stazione Linguaglossa Etna Nord (CT), a quello minimo pari a 6,6 mm registrato dalla stazione Licata (AG).
Il massimo accumulo giornaliero, pari a 80 mm è stato registrato il giorno 15 dalla stazione Termini Imerese (PA), tuttavia sulla più fitta rete Drpc sono stati registrati quel giorno accumuli fino a 129 mm nelle aree più interne del Palermitano.
Nubifragi più tipicamente autunnali hanno interessato giorno 15 la fascia meridionale occidentale e il Palermitano, con disagi soprattutto nei centri abitati, mentre il giorno 16 sono degne di nota le piogge intense che hanno interessato una stretta fascia tra il centro urbano di Messina e la catena dei Peloritani, al di fuori della portata della rete Sias.

Cosa è successo nel mese di giugno? 

L’instabilità del mese si è manifestata con fenomeni temporaleschi relativamente diffusi a prevalente evoluzione diurna, che hanno interessato soprattutto le aree interne, sebbene localmente anche le fasce costiere, soprattutto quella tirrenica, sono state interessate da fenomeni significativi.
La tipologia dei fenomeni ha prodotto una distribuzione degli accumuli estremamente disomogenea, che le reti di rilevamento sono riuscite a rappresentare in modo solo approssimativo, viste le dimensioni ridotte che spesso hanno caratterizzato le celle temporalesche.
Localmente i temporali hanno assunto il carattere di nubifragio e sono stati segnalati numerosi episodi di grandine.
La precipitazione media mensile in base ai dati della rete Sias (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano) risulta di 25,3 mm, di 11 mm superiore alla norma del periodo 2003-2022, anche se in realtà circa un terzo del territorio regionale è stato interessato da piogge inferiori alla norma. Infatti diverse stazioni, specie sulla fascia meridionale, non hanno registrato precipitazioni significative nel mese, mentre il massimo accumulo mensile, pari a 93,2 mm, è stato registrato dalla stazione Calascibetta (EN).
Il massimo accumulo giornaliero, invece, è stato registrato giorno 18 dalla stazione Linguaglossa (CT) con 73,2 mm. Sono da segnalare però rilevazioni ancora più significative sulla più fitta rete del Drpc, come ad esempio presso la stazione Casuto (Leonforte, EN), dove l’accumulo del giorno 20 ha raggiunto 123,5 mm.
Il numero di giorni piovosi medio, pari a 2,1, risulta in linea con la media del mese di giugno pari a 2,0.
Il numero massimo di giorni piovosi è stato pari a 5, registrati dalla stazione Agira (EN).
Come già osservato anche nel mese di maggio, dunque, il decorso pluviometrico osservato ha portato beneficio alle aree interessate da accumuli significativi, riducendo localmente i fabbisogni irrigui, ma a livello generale è risultata poco rilevante per le disponibilità idriche, che solo in alcuni invasi hanno registrato lievi incrementi.
I bilanci pluviometrici sugli ultimi 12 mesi risultano mediamente in linea con la media climatica, ma la grande disomogeneità nella distribuzione delle piogge vede ancora molte zone della regione con significativi deficit di piogge rispetto alla norma.
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