Maggiore attenzione alle ragazze e ai ragazzi siciliani per cercare di comprendere e affrontare le fragilità che gravitano intorno al loro mondo. Nelle scuole dell’Isola potrebbe così arrivare una nuova figura, quella del dietista scolastico.
Tra i banchi della V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, presieduta da Fabrizio Ferrara, ormai da un paio di settimana si lavora su un disegno di legge che accende i riflettori su un tema, come quello dell’educazione alimentare, oggi più attuale che mai.
Stile di vita sedentario sempre più diffuso anche tra i giovanissimi e incomprensioni, ma anche insicurezze e isolamento, che sfociano in disturbi alimentari. L’argomento approda così all’Ars, con un ddl che vede come prima firmataria Ersilia Saverino, deputata regionale del Partito Democratico, e sottoscritto anche dai colleghi dem.
Crescono i numeri: è allarme anche in Sicilia
Obesità, osteoporosi o diabete sono solo alcune delle patologie che possono verificarsi a causa della cattiva alimentazione. Tra queste si riscontrano quelle dei DCA, disturbi del comportamento alimentare. Malattie complesse che coinvolgono fattori biologici, psicologici e socioculturali che si presentano in diverse forme, come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata
In Italia non esiste un osservatorio epidemiologico sui disturbi dell’alimentazione e conoscere la distribuzione reale di questi disturbi nel nostro Paese non è semplice. Ciò che balza all’occhio è senza dubbio l’abbassamento dell’età media. Nel 2023 si registra, infatti, che il 20 % dei casi ha esordito sotto i 14 anni. Un fenomeno ripreso anche in Sicilia e che ha visto una crescita del 30-35% nel periodo post covid. Un allarme che coinvolge non solo le ragazze, ma anche i ragazzi, che tra i 12‑17 anni rappresentano circa il 20 % dei nuovi casi.
La Sicilia, però, si conferma una delle aree del Paese con la più alta incidenza di sovrappeso e obesità, configurandosi come una vera e propria regione sentinella per l’evoluzione di questa emergenza sanitaria. I numeri dell’Isola superano abbondantemente la media nazionale: il 22,6% della popolazione è in sovrappeso, il 10,8% è obesa e la quota di bambini con eccesso ponderale raggiunge circa il 30%.
Saverino: “Un aiuto per tanti giovani”
“Il diabete, l’obesità e tutti i disturbi alimentari sono problemi che colpiscono sempre di più i giovani. Sulle percentuali e sulle proporzioni stiamo raggiungendo l’America. E’ fondamentale iniziare da questo. Abbiamo ascoltato tutte le consulenze dei giovani. E’ una generazione da una parte forte, dall’altra fragile perché non riesce ad affrontare le grandi scommesse della vita. Anche la nostra generazione ha delle colpe, la società corre troppo, alcuni valori si sono persi e la famiglia spesso non c’è“. Così la deputata Ersilia Saverino ha spiegato la genesi di questa iniziativa.
“Oggi sono rimaste le scuole e i centri di aggregazione. Ho portato avanti anche la legge sugli oratori proprio per lo stesso tipo di sensibilità. Soprattutto nelle zone interne o nelle periferie diventano gli unici momenti di aggregazione o anche di confronto per i giovani per far capire che nella vita c’è anche altro“. Ha spiegato l’esponente del PD che tornando a fare il punto sul ddl ha evidenziato come “potrebbe essere d’aiuto a tanti giovani, perché non tutte le famiglie si possono permettere né il dietista né altre figure mediche. Le precarietà e le difficoltà sono tante“.
Ma andiamo nel dettaglio e vediamo cosa prevede il disegno di legge.
Cosa prevede il ddl?
Esaurito il termine per gli emendamenti e ricevuta la relazione tecnica del dipartimento competente in materia, oggi potrebbe essere il giorno giusto per procedere alla votazione in V Commissione. Qualche proposta di modifica c’è, ma non sarebbe significativa e il testo non andrebbe stravolto. Una prima stima della copertura finanziaria c’è già. Si tratterebbe di circa un milione di euro per ciascun anno del triennio 2025-2027, da reperire attraverso risorse extraregionali.
La Regione, in tal senso, si impegnerebbe a promuovere e sostenere le misure volte all’educazione alimentare nelle scuole, come strumento di prevenzione e contrasto alla malnutrizione e alle patologie croniche non trasmissibili, tra le quali i disturbi del comportamento alimentari. Si procederà così all’attivazione di un programma apposito negli istituti secondari di primo e secondo grado. E’ prevista la collaborazione con associazioni e professionisti del settore, come psicologi, medici e nutrizionisti, nonché indagini periodiche sulla salute e il benessere degli studenti, per rilevare eventuali cambiamenti nelle abitudini alimentari, nonché dell’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare e di sviluppo di atre patologie.
Un ruolo attivo nel programma di educazione alimentare avrà il dietista scolastico. La nuova figura avrà così il compito di: realizzare sessioni informative e workshop sulla sana alimentazione, sui rischi per la salute fra cui gli effetti dei disturbi del comportamento alimentare, prevedendo momenti di formazione dedicati al personale scolastico sull’identificazione precoce dei DCA e sulle modalità di intervento e supporto agli studenti; fornire consulenza individuale agli studenti che presentano sintomi di disturbi del comportamento alimentare, in collaborazione con il personale sanitario scolastico, indirizzandoli verso percorsi di cura adeguati; collaborare con docenti e genitori per promuovere un ambiente scolastico che favorisca abitudini alimentari e stili di vita sani.
A disegnare i lineamenti del sistema sarà l’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, che attraverso decreto stabilirà: le linee guida del programma dedicato all’educazione alimentare, comprensive delle modalità di monitoraggio del programma per valutarne l’efficacia; le eventuali ulteriori funzioni del nutrizionista scolastico; i criteri e le modalità per il reclutamento del personale destinato a svolgere l’attività di nutrizionista scolastico.