Marianna Caronia, presidente della Commissione, ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa: “Questo fumetto non nasce per caso. È il culmine di un percorso preciso che la Commissione ha costruito per promuovere la parità di genere attraverso la cultura. Partendo dalla figura di Costanza d’Altavilla, donna spesso dimenticata o sottovalutata dalla storia ufficiale, abbiamo creato un concorso per scuole, pubblicato un libro con con contributi di esperti e studiosi, organizzato eventi multidisciplinari e persino un “avatar” interattivo che può rispondere a domande su Costanza. Perché la nostra missione non è quella di conservare libri, ma usare il patrimonio librario come leva per la crescita culturale: per ricordare che i diritti delle donne, pur formalmente riconosciuti dalla Costituzione, vanno resi concreti ogni giorno in ogni istituzione. Questo fumetto è un atto politico: restituisce alle ragazze esempi di potere femminile cancellati dalla storiografia maschile”.
Mimma Calabrò, Assessora per le politiche sociali del Comune di Palermo ha condiviso l’emozione dei bambini presenti: “Per i piccoli delle nostre comunità, visitare Palazzo dei Normanni è stata una scoperta emozionante. Hanno toccato con mano la storia e conosciuto la figura di Costanza, traendone ispirazione.”
Valentina Chinnici ha evidenziato l’aspetto generazionale di stimolo intrinseco nel progetto: “Questo fumetto è uno strumento per le bambine: perché vedano in Costanza non una principessa passiva, ma una donna che trasforma i sogni in progetti concreti di potere e da questo esempio traggano idee e forza per realizzare i propri sogni.”
Roberta Schillaci ha evidenziato come “il fumetto è lo strumento perfetto per parlare ai giovani con un linguaggio universale. È il modo più efficace per trasmettere messaggi complessi senza retorica”.
Il fumetto, illustrato da Enza Fontana, chiude quindi un lavoro collettivo che ha coinvolto scuole e istituzioni. Le 24 tavole ripercorrono la vita di Costanza: dall’infanzia destinata alla vita monastica al ruolo di madre di Federico II, passando per il periodo in cui fu lei la regnante, alla guida di uno dei più potenti Stati, fra lotte politiche e matrimoni strategici.
La pubblicazione (non in vendita) sarà disponibile per il download sul sito dell’Assemblea Regionale e può essere richiesta alla Commissione Biblioteca.