Grandissima partecipazione alla sera di ieri sera dove è stata inaugurata la rassegna cinematografica “La sconfinata giovinezza di Pupi Avati”.
La monografica dedicata al celebre regista bolognese organizzata dalla Città di Acireale, con il patrocinio e il sostegno della Regione Siciliana, si è aperta ieri con i saluti istituzionali affidati al sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro e il deputato regionale Nicola D’Agostino e con la presentazione del catalogo curato dal direttore artistico Mario Patanè ed edito da Carthago.

“Per il secondo anno Acireale propone un viaggio nella storia cinema italiano. Siamo molto contenti di poter dedicare queste quattro serate a Pupi Avati, di incontrarlo e di conoscere da vicino il suo cinema, grazie alla partecipazione di attori dei suoi film e di importanti critici cinematografici, – ha dichiarato il sindaco Roberto Barbagallo-. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di un evento culturale di così alto livello culturale, la Regione Siciliana per il sostegno fondamentale, Mario Patanè e Ornella Sgroi che, in prima linea, ci consentiranno di goderci insieme delle serate piacevoli sul nostro meraviglioso Belvedere.”
“In sole due edizioni questa rassegna è già uno degli eventi dedicati al cinema più importanti del panorama regionale, grazie alla competenza e alla generosità di Mario Patanè e grazie alla determinazione dell’Amministrazione comunale. Acireale, pur non essendo capoluogo e non avendone gli stessi spazi e risorse, grazie a un grande lavoro di squadra continua a emergere come città che promuove la cultura con la “c” maiuscola e sa rispondere al bisogno di tutta la comunità siciliana di avere eventi di altissimo livello, da deputato acese ne sono molto orgoglioso”, ha detto dal palco Nicola D’Agostino.
Il talk ,che ha preceduto la proiezione di “Storia di ragazzi e ragazze”, condotto con eleganza dalla giornalista Ornella Sgroi ha avuto come ospiti gli attori Massimo Bonetti ed Enrica Maria Modugno e il grande critico cinematografico Jean A. Gili, (interviste in allegato).
“Pupi Avati ha una capacità straordinaria di dirigere gli attori, riuscirebbe a far recitare i sassi, – ha evidenziato Enrica Maria Modugno-. Sceglie attori che si amalgamano bene insieme, fanno gruppo, e li dirige senza farli mai strafare, ti contiene e ti fa esprimere, crea una magia sulla scena”.
“Ho iniziato a lavorare con Pupi nell’87 e ho fatto con lui otto film. Per usare una metafora calcistica, quando ti chiama Pupi Avati è come essere convocato in nazionale, non è nemmeno necessario leggere la sceneggiatura. E’ un maestro, è un regista che insegna a non recitare che è la cosa fondamentale”, ha raccontato Massimo Bonetti.
“Pupi Avati è una delle immagini più forti della cultura italiana, è nato musicista, poi si è buttato nel cinema e non ha più smesso, ha una capacità di rinnovamento che lo ha portato a girare decine di film. In Francia è molto conosciuto e io spero che il suo ultimo film, che è un capolavoro, sia presto distribuito nelle nostre sale”, ha commentato il noto critico francese Jean Gili.
Il programma della rassegna “LA SCONFINATA GIOVINEZZA DI PUPI AVATI” continua questa sera alle ore 21.00 con la proiezione di “Impiegati”. Al dibattito che precederà il film, interverranno Claudio Botosso e Nino Genovese.
Domani, sabato 12 luglio, arriverà ad Acireale il grande protagonista della rassegna. Insieme al regista Pupi Avati, saranno ospiti anche il produttore e sceneggiatore Antonio Avati, Katia Ricciarelli, Enrico Lo Verso e Jean A. Gili, che con Ornella Sgroi si confronteranno nel talk prima della proiezione de “La seconda notte di nozze”.
Il regista sarà presente anche alla serata conclusiva della rassegna, domenica 13 luglio alle ore 21. Prima della proiezione del film “Dante” saranno protagonisti del talk anche Antonio Avati, Enrico Lo Verso, Alessandro Sperduti e Luigi Boneschi.
Oggi si continua con la proiezione di “Impiegati”, ospiti Claudio Botosso e Nino Genovese.