“L’inaugurazione del viadotto lungo la Strada statale 640, oggi ribattezzata ‘Strada degli Scrittori’, non può essere trattata come un traguardo da celebrare con toni trionfalistici. È piuttosto l’epilogo, arrivato con colpevole ritardo, di una vicenda lunga oltre vent’anni, segnata da rallentamenti, blocchi e promesse procrastinate che si susseguono da anni“. Lo afferma il deputato agrigentino del Movimento 5 Stelle all’Ars Angelo Cambiano.
“Tra l’altro, mi preme sottolineare – dice Cambiano – che solo durante il Governo Conte II, grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle, si è sbloccato il rifinanziamento dell’opera, consentendo la ripresa effettiva dei lavori. Senza questo passaggio, oggi non ci sarebbe proprio nulla da inaugurare. Ma il problema va ben oltre questa singola opera. Gran parte della Sicilia, e soprattutto la provincia di Agrigento, continua a scontare un ritardo infrastrutturale cronico, che blocca lo sviluppo economico, penalizza il settore turistico, ostacola la mobilità dei cittadini e incide negativamente sulla qualità della vita. Strade provinciali dissestate, collegamenti ferroviari lenti e insufficienti, cantieri infiniti: è questo il quadro quotidiano con cui convivono, lavoratori, studenti, famiglie, cittadini tutti del nostro territorio. Non possiamo, ad esempio, non ricordare la curva di Poggio di Guardia, lungo il tracciato della SS 115, teatro di gravi incidenti, alcune dei quali costate vite umane. Un luogo che per troppi anni ha rappresentato l’abbandono istituzionale e che ancora oggi resta una ferita aperta per l’intera comunità agrigentina. Per non parlare della SS 189, dove un semaforo in tilt, a causa di un guasto, si è trasformato in una pericolosissima trappola per le centinaia e centinaia di pendolari e viaggiatori che ogni giorno percorrono quel tratto di strada, a senso alternato, a causa di lavori infiniti che si trascinano da tempo immemore per la realizzazione di un viadotto, all’altezza del bivio Milena-Casteltermini“.
“E mentre si tagliano nastri su progetti avviati da decenni – prosegue il deputato M5S – nessuna risposta arriva neppure su opere strategiche e urgenti, come la chiusura dell’anello autostradale Castelvetrano-Gela, o il miglioramento dei collegamenti ferroviari interni. Non si può costruire il futuro della Sicilia con interventi spot e politiche di interventi ad intermittenza: serve una visione chiara, fondata su investimenti certi, programmazioni serie, tempistiche realistiche e soprattutto rispetto per i cittadini, che chiedono di vivere in un territorio con le stesse opportunità e tutele del resto del Paese“.
“È paradossale e anche offensivo per i siciliani – conclude Cambiano – che il Presidente della Regione, Renato Schifani, non trovi mai il tempo per partecipare ai lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana, ma lo trovi sempre per farsi immortalare in selfie promozionali davanti al plastico del Ponte sullo Stretto o durante passerelle come quella sulla SS 640. La partecipazione attiva ai lavori d’Aula è un dovere istituzionale imprescindibile: è lì che si decidono le priorità e si affrontano i problemi reali della Sicilia che, certamente, non ha bisogno di passerelle né di riflettori accesi a comando, ma di avere finalmente le stesse opportunità di sviluppo del resto del Paese. E chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di lavorare con responsabilità ogni giorno per colmare questo divario, non di nasconderlo dietro foto e nastro da tagliare“.