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I dati

Oltre 800 donazioni in un giorno: la Sicilia risponde alla mafia col sangue

sabato 26 Luglio 2025

Un’iniziativa che porta veri risultati. Non la solita commemorazione davanti all’ennesimo murales, ma un gesto concreto. Un’azione che restituisce fiducia a chi ogni giorno vive con il timore di non ricevere in tempo una trasfusione vitale.

L’intuizione, tanto semplice quanto efficace, del dirigente generale del DASOE Giacomo Scalzo ha trasformato il giorno della memoria per la strage di via D’Amelio in un’occasione di impegno reale, che ha portato a raggiungere in un solo giorno un dato straordinario: ben 875 sacche di sangue in più rispetto al 19 luglio 2024, raccolte in tutta l’Isola. Un dato sorprendente, seppur ancora parziale, al quale si aggiungono le donazioni di plasma: il totale complessivo supera ampiamente le mille unità.

Un risultato che ha superato ogni aspettativa e che potrà garantire copertura alle esigenze trasfusionali estive, sostenendo pazienti cronici, emofiliaci e chi è in attesa di un intervento chirurgico.

Ci è voluta una settimana per raccogliere e verificare tutti i dati regionali. Enna si conferma la provincia più generosa con 214 donazioni, seguita da Ragusa con 210 e da Trapani, che ha superato le 150 unità raccolte. A seguire Caltanissetta con 104, Agrigento e Palermo con 84, Siracusa con 55 e Messina con 33.

A questi numeri vanno aggiunte le donazioni di plasma, che in diverse strutture si sono affiancate alla raccolta di sangue intero. Anche se non ancora tutte contabilizzate, rappresentano un altro gesto di altissimo valore clinico e simbolico, soprattutto nel contesto estivo in cui le scorte tendono a calare.

“Chi ha donato sangue, in occasione delle celebrazioni in memoria di Borsellino e delle vittime di mafia, ha fatto molto più di un semplice gesto sanitario. Ha scelto di esserci, di partecipare, di dire con un’azione concreta da che parte sta – commenta Scalzo-. Donare il sangue significa donare vita. E farlo in un contesto così simbolico significa affermare che la memoria è impegno concreto, che si esprime anche nella cura dell’altro”.

“Desidero esprimere un profondo ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa – prosegue –. Ai sindaci e alle amministrazioni comunali, che hanno creduto nel valore civile del progetto. Alle associazioni di volontariato, presidio costante di generosità e impegno nei territori. Ai direttori delle Aziende sanitarie, ai medici, agli infermieri e a tutto il personale coinvolto, per la disponibilità e la professionalità dimostrate. Un ringraziamento particolare va al presidente della Regione, Renato Schifani, che ha scelto di istituire ufficialmente le giornate della donazione, dando pieno riconoscimento istituzionale a questa proposta. E naturalmente ai cittadini, che hanno risposto con entusiasmo, rispetto e un profondo senso di comunità“.

“La donazione è un atto che unisce, che cura, che costruisce un futuro migliore: un futuro che tutti, insieme, vogliamo continuare a proteggere – evidenzia -. Grazie a questo straordinario slancio collettivo, possiamo affrontare con maggiore serenità anche i mesi estivi, da sempre tra i più critici. Un risultato che dimostra quanto la rete della solidarietà, quando si attiva, possa davvero fare la differenza”.

“Questa volta la memoria non si è fermata al ricordo. È diventata gesto, cura, responsabilità. Un modo concreto per onorare tutte le vittime di mafia, trasformando il dolore in impegno e la commemorazione in vita che continua, grazie alla generosità di chi ha scelto di donare”, conclude.

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