“Anime in bilico, oltre i confini”, è il titolo e il filo conduttore ‘invisibile’ che percorre tutta la stagione, intessendo una trama sotterranea che unisce opere e balletti, epoche e stili, tradizione e visione.
La nuova stagione 2025-26 continua in qualche modo il cammino che è stato intrapreso dal 2022. ‘Anima in bilico’ perché tutti i personaggi, ,ma soprattutto qeulli femminili e le opere liriche sono viste come creature in bilico che svelano contraddizioni, sogni e speranze.
È la trama dei personaggi sospesi sull’orlo di qualcosa. Un amore impossibile, una scelta fatale, o una trasformazione interiore. E allo stesso tempo, è la stagione dei confini sfumati, di quei territori dove sogno e realtà si intrecciano, dove l’arte diventa vita e la finzione si fa rivelazione, dove davanti ai protagonisti, che vivono in permanenza sospesi su una soglia tra il desiderio e il dovere, tra il sé e l’altro, tra la luce e l’ombra, non esistono certezze, ma ombre, nebbie, specchi che a volte riflettono con nitidezza, a volte deformano la realtà.
Non approdi sicuri, ma inquietudini fertili. La scena teatrale si fa così specchio della condizione umana: fragile, mutevole, profondamente vera.
Opere, balletti e concerti che coinvolgeranno tutte le maestranze e gli artisti della Fondazione: l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche, il Corpo di ballo e i laboratori scenografici. Titoli di grande repertorio, nuovi allestimenti, riletture visionarie, coproduzioni internazionali e un percorso artistico e simbolico che esplora le soglie dell’esistenza: tra luce e ombra, realtà e immaginazione, destino e desiderio.
Tra le opere ‘Lago dei Cigni‘, un grande potenziamento della danza in questa stagione con tanti spettacoli ma soprattutto un cammino che mette insieme tutte le forze del teatro, dai grandi complessi artistici alle maestranze tecniche e amministrative, “con tutti i complessi giovanili in un grande canto corale, un grande affresco invisibile di suoni che si accompagna alla grande architettura del teatro, al quale abbiamo dedicato l’immagine grafica”.
E la proiezione del film di Luchino Visconti, ‘Il Gattopardo‘ con la musica di Nino Rota dal vivo. “L’inaugurazione della stagione Sinfonia sarà molto particolare perché questo grande viaggio è anche un viaggio nelle radici, per scoprire le radici della grande cultura siciliana. Un momento emozionante perché è come una sorta di opera implicita il film con le musiche“.
Palermo, grazie al suo Teatro, si proietta ancora una volta sul panorama culturale internazionale con forza e identità.
