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Centinaia di persone presenti

Pippo Baudo, il feretro è arrivato a Militello: aperta la camera ardente

mercoledì 20 Agosto 2025
Il carro funebre Maserati col feretro di Pippo Baudo è arrivato a Militello in Val di Catania ieri sera, accolto da centinaia di persone assiepate dietro le transenne.
Il mezzo si è fermato davanti la chiesa di Santa Maria della Stella dove sarà sistemato per l’apertura della camera ardente. All’arrivo c’è stato un lungo applauso dei presenti. Nel pomeriggio si svolgeranno i funerali dell’autore televisivo cui parteciperanno tra gli altri il presidente del Senato Ignazio la Russa, il ministro del made in Italy Adolfo Urso, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, in rappresentanza del governo, e il governatore Renato Schifani.
E’ stata anche aperta nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania la camera ardente per Pippo Baudo. Sono già oltre 200 le persone in fila per rendere omaggio al presentatore.
Centinaia di persone hanno reso omaggio a Pippo Baudo nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania. Presiederà il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri. Concelebreranno sedici sacerdoti tra cui il parroco don Giuseppe Luparello e don Giulio Albanese, padre spirituale di Baudo, che detterà l’omelia. Confermata la presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, del sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi (in rappresentanza del Governo), del presidente della Regione Renato Schifani. La liturgia sarà animata dal coro parrocchiale. Dopo il rito funebre, il feretro si dirigerà al cimitero di Militello dove ci sarà la tumulazione nella cappella di famiglia nel cimitero.
“Ha iniziato in questa parrocchia come chierichetto – ha detto Don Giuseppe Luparello – Poi nel teatro parrocchiale faceva l’intrattenitore, il musicista, faceva lo showman. Mi preme dire che non è da tutti dire ho iniziato a Militello, nella mia città natale, e voglio terminare lì. E’ un grande segno”.

Parla il figlio: “Ci vedevamo poco ma gli ho voluto bene”

Sarò in chiesa a salutare pmio adre, nella sua Militello. Un luogo speciale a cui è sempre stato legato da un affetto profondo e sincero. Anni addietro papà mi ci ha condotto, all’epoca mio figlio Sean era un bambino che attraverso i racconti del nonno si appassionava alle meraviglie della sua terra d’origine. Ne conservo ricordi bellissimi che porterò sempre con me“. Queste le parole di Alessandro Baudo appena arrivato dall’Australia, per presenziare oggi alle esequie del padre Pippo Baudo.
La triste notizia mi ha raggiunto mentre mi trovavo in Australia, paese in cui vivo. Da Melbourne ero appena partito per andare a trovare mio figlio Sean e i nipotini che vivono a Brisbane. Mi rammarica il fatto che mio padre non abbia potuto conoscere i suoi due ultimi nipoti“, aggiunge.
Ci vedevamo poco ma io gli ho sempre voluto bene. Proprio in questi giorni di grande tristezza ho rivisto tante volte un video amatoriale che ci ritrae tutti insieme in Sicilia, papà abbraccia con affetto mio figlio Sean, ancora piccolo, mentre gli insegna alcune parole in italiano“, conclude.

Il sindaco Burtone: “Pippo mi ha lasciato testamento politico” 

Giovanni Burtone

Pippo Baudo per noi è un familiare, legato alla nostra comunità, quindi il dolore è sentito e profondo. Ieri ho incontrato Dina, la sua assistente, e mi ha detto che Pippo ci teneva ad essere sepolto qui: lo abbiamo accolto rispettando le indicazioni della famiglia. Siamo qui perché Pippo ci teneva“.

Lo afferma il sindaco di Militello in val di Catania, Giovanni Burtone, mentre assiste al flusso di persone che stanno rendendo omaggio nella chiesa di Santa Maria della Stella al presentatore. La salma è arrivata ieri sera da Roma accompagnata dalla figlia Tiziana, dall’assistente Dina e dai nipoti.
Baudo ha chiesto che i funerali si svolgessero a Militello e che la sua salma sia tumulata nella tomba di famiglia. Secondo il testamento sembra che l’unico che possa parlare ai funerali sia proprio il sindaco.
Pippo ci teneva che io parlassi, ero molto amico. Lui seguiva le nostre vicende amministrative – spiega Burtone – L’ultima volta che l’ho sentito è stato dopo il 20 aprile: avevamo avuto il riconoscimento di borgo più bello d’Italia e in quell’occasione era stato detto Militello il paese di Pippo Baudo. Gli avevo raccontato che avevamo raggiunto questo grande risultato. E lui mi ha dato un testamento: Giovanni ora le istituzioni internazionali mancano. Continua a lavorare per la vivibilità ma guardate ad un orizzonte più ampio. Aveva dei valori profondi“.

Il cordoglio della città di Acireale

In occasione dell’ultimo saluto a Pippo Baudo, il sindaco Roberto Barbagallo con l’amministrazione comunale e il presidente Michele Greco con il Consiglio comunale, esprimono il più profondo cordoglio da parte della Città di Acireale.
L’amministrazione comunale si unisce al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che hanno amato un siciliano che ha fatto la storia della televisione italiana e che non ha esitato ad esprimere la piena condanna alla mafia.
Fu un illustre cittadino di Acireale. Al Santa Tecla Palace sposò Katia Ricciarelli. Con Rino Nicolosi e l’allenatore Busetta festeggiò con un indimenticabile giro di campo la promozione in serie C1. Partecipò a tanti eventi pubblici. Scelse Santa Tecla come rifugio estivo. Quella villa che la mafia fece saltare in aria nel 1991, scrivendo una delle pagine più brutte della storia della nostra città. Acireale esprime la più sincera gratitudine a Pippo Baudo per aver dato lustro e onore alla nostra terra“.

Nell’impossibilità di esporle al Palazzo municipale di Catania, attualmente interessato da lavori di riqualificazione, le bandiere a mezz’asta sono state collocate a Palazzo dei Chierici in piazza Duomo, in segno di lutto nel giorno dei funerali di Pippo Baudo. Nel pomeriggio il sindaco Enrico Trantino prenderà parte alle esequie a Militello in Val di Catania insieme alle altre autorità. 

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