Si può decidere di protestare in tanti modi. Ad alta voce. In silenzio. Oppure attraverso il ricorso a messaggi satirici. E’ questa la strada che, questa mattina, i consiglieri dei gruppi di opposizione a Palermo hanno scelto per condannare la scelta dell’Amministrazione di riportare i cassonetti sulle strade del quartiere Borgo Nuovo. Lo hanno fatto davanti a Palazzo Comitini, sede pro-tempore del Consiglio comunale che, in quel momento, stava ospitando la presentazione della nuova campagna d’informazione della Rap “Io mi rifiuto”.
Stop differenziata a Borgo Nuovo, la protesta delle opposizioni
I dati della raccolta differenziata a Borgo Nuovo sono bassi. Ampiamente sotto la percentuale richiesta dall’Unione Europea. Fatto che ha portato l’Amministrazione Comunale ad una temporanea marcia indietro. Un messaggio sbagliato secondo Fabio Teresi, consigliere comunale del PD. “E’ come se un bambino a scuola va male e gli diciamo di ritirarsi. Non è il modo giusto di affrontare il problema. Ricordo a tutti che nel 2016, quando è partita la raccolta differenziata di prossimità, avevamo raggiunto il 36%. Il problema non è il servizio, è come lo stesso viene svolto“.
A rincare la dose è il capogruppo di AVS Fabio Giambrone. L’ex vicesindaco di Palermo parla di “arretramento culturale e politico, a fronte di una città sommersa dalla spazzatura. Siamo qui per manifestare e dire con chiarezza che su temi del genere non si può tornare indietro“. Una protesta che arriva nel giorno in cui, a Cruillas, viene avviato il programma di raccolta differenziata. Fatto per il quale, secondo l’esponente del Gruppo Misto Franco Miceli, “c’è il rischio di una seconda Borgo Nuovo. E’ chiaro che il tema della raccolta differenziata riguarda l’organizzazione della Rap. E’ la punta di un iceberg dell’assenza di una politica vera sul tema della gestione dei rifiuti“.