Da ottobre a maggio il Politeama Garibaldi di Palermo ospita 30 diversi programmi sinfonici per 60 appuntamenti. E’ tutto pronto per la 66esima edizione della Stagione concertistica 2025/2026 della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
Presenti alla conferenza stampa di oggi l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, la commissaria straordinaria della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana Margherita Rizza e il consulente per la programmazione Giuseppe Cuccia.
La sinergia con l’assessorato
Dopo i successi della stagione estiva, ancora non conclusa, in giro per il territorio siciliano, oggi la Fondazione guarda avanti con tantissimi appuntamenti.
La Foss è stata presente in diverse località turistiche della Sicilia, un’innovazione voluta dalla governance in linea con la strategia dell’assessorato che ha l’obiettivo di mettere in sinergia l’evento, con l’enogastronomia e con i monumenti presenti nel territorio, per arricchire l’offerta, andando incontro a viaggiatori che oggi arrivano per conoscere realmente la destinazione, coloro che hanno voglia di immergersi e conoscere la storia, la tradizione e la cultura della destinazione. Un turismo esperenziale dove il turista diventa un viaggiatore che ha voglia di scoprire, più dinamico e conoscitore della tradizione e di altre culture.
Quella di quest’anno, nello specifico, è un’offerta musicale che serve proprio per migliorare questa offerta turistica.
Tanti gli appuntamenti che ci aspettano, appuntamenti legati al più celebre repertorio tradizionale ma capacei allo stesso tempo di offrire proposte meno usuali che sono pensate in primis per allargare il pubblico. E’ proprio questo l’obiettivo, convolgere anche i più giovani, studenti soprattutto.
Un nuovo e importante capitolo della storia di quella che è diventata una vera e propria istituzione, il ricco calendario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Il programma della stagione
L’inuagurazione è fissata per il 24 e 25 ottobre, quando si celebrerà una pagina di enorme impatto emotivo come Carmina Burana di Orff diretti da Pinchas Steinberg, con Elisabeth Breuer (soprano), Marco Ciaponi (tenore), Mario Cassi (baritono), il Chor der Klang Verwaltung e ancora il Coro di voci bianche della FOSS diretto da Riccardo Scilipoti insieme a quello del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo diretto da Antonio Sottile.
Sessantasei stagioni che significano continuità, prestigio e radicamento, ma soprattutto la capacità di rinnovarsi ogni anno mantenendo la qualità esecutiva e ampliando gli orizzonti artistici. Mozart, Beethoven, Mahler, Bruckner, Strauss, con scelte meno consuete, prime esecuzioni e commissioni che ampliano lo sguardo verso il nostro tempo. Un ruolo importante hanno anche gli anniversari, che offrono l’occasione di rileggere figure capitali della musica. Una stagione che vuole parlare a pubblici diversi, offrendo occasioni di scoperta e momenti di condivisione, nella convinzione che la musica sinfonica sia un patrimonio vivo, che ha senso solo se continuamente rimesso in dialogo con la società.
Non mancheranno, poi, gli appuntamenti come il Concerto di Natale (19 e 20 dicembre, in abbonamento) con il Coro di Voci bianche e alcuni solisti vocali di rilievo per l’esecuzione delle più celebri pagine delle feste, il Concerto di Capodanno (1 gennaio, fuori abbonamento) dedicato all’operetta e ai valzer e con momenti coreografici pensati per l’occasione, e anche il Concerto di Pasqua (3 e 4 aprile, in abbonamento) con il Requiem di Verdi diretto da Andrea Licata con Monica Zanettis (soprano), Nino Surguladze (mezzosoprano), Marco Berti (tenore), Liang Lì (basso) e la partecipazione del Coro del Teatro Massimo.
Nelle prossime settimane sarà anche presentato il programma della Settimana di Musica Sacra di Monreale, ulteriore tassello per una proposta culturale ampia e diversificata. Per concludere, un progetto speciale, quello di presentazione di tutte le nove sinfonie di Beethoven, in preparazione al suo bicentenario che sarà il 27 marzo del 2027, per il quale verrà organizzato un grosso evento per un gigante della musica.
Una serie di concerti da non perdere. Oggi la Fondazione guarda avanti con un calendario ricchissimo di appuntamenti, pensati per allargare ancora di più il grande pubblico.