Lo scorso 10 settembre, a Riesi (Caltanissetta), secondo la procura nissena e i carabinieri, nell’abitazione dei fratelli Roberto e Oscar Prestifilippo ci sarebbe stato un regolamento di conti, a colpi di arma da fuoco, probabilmente legato al traffico di sostanze stupefacenti.
Misure di custodia cautelare in carcere sono state eseguite per lo stesso Roberto Prestifilippo, rimasto ferito da un colpo di pistola, e per i presunti rivali, la gelese Simona Maganuco, a sua volta raggiunta a una spalla da un proiettile, e Carmelo Manuel Giorlando e Michael Giorlando. Ai domiciliari, Samuele Giorlando che avrebbe fatto da palo, all’esterno della casa. Maganuco e i Giorlando, da quanto emerso, sono arrivati a Riesi, armati con due pistole. I fratelli Prestifilippo, invece, avevano un fucile, con matricola abrasa. I colpi sarebbero partiti durante la colluttazione.
Le accuse per i 4 in carcere sono tentativo di omicidio e porto abusivo di armi comuni da sparo in concorso, e, solo per Prestifilippo, detenzione di arma da fuoco clandestina. L’attività investigativa è scattata al momento dell’arrivo in ospedale, uno a Mazzarino e l’altra a Gela, di Roberto Prestifilippo e Simona Maganuco. Entrambi avrebbero inizialmente fornito versioni di comodo, per non dare elementi precisi ai carabinieri. Per gli investigatori, la spedizione punitiva organizzata da Maganuco e dai Giorlando era finalizzata a uccidere Roberto Prestifilippo. I carabinieri hanno ricostruito l’intera dinamica dei fatti, usando le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, che hanno ripreso Maganuco e i Giorlando nell’abitazione dei fratelli riesini