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Oggi CdA di Rap per scegliere il nuovo direttore generale

Protestano gli operatori ecologici a Palermo, presidio dei lavoratori in Prefettura CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 17 Ottobre 2025

E’ il giorno della mobilitazione del mondo degli operatori ecologici. Si è svolto questa mattina un sit-in davanti alla sede della Prefettura di Palermo, in via Cavour. La manifestazione si inserisce nell’alveo dello sciopero nazionale delle organizzazioni sindacali di settore. Motivo del contendere è il mancato rinnovo del contratto. I lavoratori chiedono infatti un aumento degli emolumenti e il riconoscimento di maggiori tutele durante l’esercizio delle proprie funzioni. A margine del presidio, una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta dal Prefetto Massimo Mariani.

Una protesta che arriva nel giorno nel quale, dalle parti di piazza Cairoli, il CdA di Rap si riunirà per scegliere il nuovo direttore generale. In campo ci sono cinque nomi. Fra questi figura quello dell’attuale dg facente funzione Massimo Collesano. Una governance, quella guidata da Giuseppe Todaro, che rimarrà in carica almeno fino al primo semestre del 2026. A confermarlo è la lettera con la quale il sindaco Roberto Lagalla e il Capo di Gabinetto Sergio Pollicita hanno risposto all’ex capogruppo del M5S Antonino Randazzo, il quale aveva sollevato problemi relativi all’approvazione del terzo bilancio da parte della guida aziendale (2022, 2023 e 2024).

Protesta il mondo degli operatori ambientali, sciopero a Palermo

Sul fronte dello sciopero, a spiegare le ragioni della protesta sono i rappresentanti sindacali dei lavoratori del mondo ambientale. “Oggi siamo presenti in tutte le piazze d’Italia per chiedere il rinnovo di un contratto scaduto da due anni su un comparto essenziale per il paese – dichiara Katia Di Cristiana della Uiltrasporti -. Ci scusiamo per i disagi, ma siamo costretti a protesta per chiedere tutele per lavoratori spesso sotto-inquadrati e sotto-pagati“.

E Andrea Cammuca, responsabile Cisl in casa Rap Palermo, aggiunge: “E’ un giornata importante per noi. Siamo tornati in piazza dopo tanto tempo alla luce del fatto che non c’è più il tavolo di trattativa. Chiediamo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, includendo le richieste dei lavoratori“. Fra le rivendicazioni sindacali, Andrea Gattuso della Cgil rivendica “un aumento delle paghe, erose da un’inflazione delle paghe; più sicurezza sui posti di lavoro; un miglioramento del mansionario e della classificazione del personale“.

Oggi si potrebbe scegliere il nuovo direttore generale della Rap

Dalle parti di Palazzo Cairoli invece è atteso il Consiglio d’Amministrazione della Rap. Fra i punti all’ordine del giorno figura quello relativo alla nomina del nuovo direttore generale. Un iter partito da lontano. Addirittura dal 2022. A guidare l’azienda c’era l’ex amministratore unico Girolamo Caruso. A dare seguito a quella decisione è stato l’attuale presidente Giuseppe Todaro, così come è avvenuto per gli altri concorsi portati a termine da Rap. Su tutti quelli relativi all’assunzione di nuovi operatori ecologici ed autisti. A luglio 2025 però, a causa dei tempi lunghi che hanno caratterizzato la procedura, è stato necessario ricorrere ad una nomina pro-tempore. Scelto per l’incarico è stato il dirigente Massimo Collesano, profondo conoscitore della macchina amministrativa della società di Palazzo Cairoli. Un aggiornamento chiave si è avuto il 9 settembre. Momento nel quale sono stati convocati in sede i candidati in corsa al ruolo di direttore generale. Come rivelato da ilSicilia.it nei giorni scorsi, a contendersi il ruolo apicale in casa Rap sono in cinque. Oltre allo stesso Massimo Collesano, sarebbero candidati i profili di Gianluca ArnoneRoberto BortolottiVincenzo Marinello e l’attuale dg pro-tempore dell’Ersu Ernesto Bruno.

CdA nominati nel 2023 in carica fino al primo semestre del 2026

Intanto, il CdA dell’azienda ha ricevuto rassicurazioni rispetto alla scadenza dell’incarico. A darle sono stati il sindaco Roberto Lagalla e il Capo di Gabinetto del Comune Sergio Pollicita. Un chiarimento necessario dovuto alla nota con la quale l’ex capogruppo del M5S Antonino Randazzo sosteneva che l’esecutivo di Rap era di ritenersi decaduto a causa dell’approvazione di tre bilancio (2022, 2023 e 2024). Ciò in virtù, a giudizio del consigliere comunale pentastellato, delle previsioni normative prevista dal secondo comma dell’articolo 2383 del codice civile. Da Palazzo delle Aquile perviene però un’interpretazione diversa.

I componenti del CdA di Rap – hanno scritto Roberto Lagalla e Sergio Pollicita – sono stati designati da questa Amministrazione con determinazione sindacale del 14 aprile 2023. Poichè la nomina è avvenuta ad aprile 2023, gli esercizi di competenza del CdA sono il 2023, 2024 e il 2025. Dal momento che, l’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno entro il termine non superiore a centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, stabilendo in buona sostanza che il termine per la convocazione dell’assemblea che deve approvare il bilancio, il CdA scadrà in occasione dell’assemblea che approverà il bilancio dell’esercizio 2025 nel primo semestre 2026. Alla luce delle argomentazioni sopra esposte, il Consiglio di Amministrazione di Rap non è scaduto“.

Un’interpretazione che si estende, logica vuole, a tutti gli esecutivi delle società Partecipate nominati in quel periodo. Fatto che, se da un lato mette in sicurezza il presente, apre per il futuro prossimo le porte all’ennesimo rimpasto dirigenziale delle società Partecipate. E qualcuno nella maggioranza potrebbe già sfregarsi le mani.

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