Basta degrado in piazza Giulio Cesare. E’ questo lo slogan che un gruppo di residenti ha utilizzato questa mattina per giustificare i motivi del sit-in tenuto nei pressi delle ex edicole. Un’area finita da anni in condizione di avanzata incuria dalla quale non riesce ad uscire.
Residenti di piazza Giulio Cesare protestano contro il degrado
Dopo mesi di nulla, ieri le maestranze incaricate dal Comune di Palermo sono intervenute per mettere in sicurezza gli spazi. Opere alle quali si è aggiunto l’annuncio, fatto da alcuni esponenti della maggioranza, che entro fine novembre le ex edicole saranno finalmente smantellate. Vedremo se sarà così. Al posto delle strutture in metallo dovrebbe sorgere un parcheggio in appoggio al futuro terminal del tram. Dalla I Circoscrizione però, sia Antonio Nicolao che Massimo Castiglia dichiarano che l’organo territoriale non è stato informato, lanciando frecciate a distanza al gruppo politico della Democrazia Cristiana.
L’affondo degli organizzatori alla Democrazia Cristiana
Tanto che proprio Massimo Castiglia, ex presidente della I Circoscrizione oggi all’opposizione, ha lanciato un vero e proprio attacco frontale all’ala cuffariana. “Abbiamo piani per quest’area bloccati dalle stesse forze politiche che oggi vengono qui a dire che hanno risolto il problema, come la Democrazia Cristiana. Vedremo se il prossimo mese abbatteranno queste strutture per fare le cabine per le batterie del tram. Noi come I Circoscrizione non ne sappiamo ancora nulla“. Un affondo che trae origine nell’evento, realizzato un paio di settimane fa presso la chiesa della Mercede di via Maqueda, dal capogruppo democristiano Domenico Bonanno e dalla collega di partito Viviana Raja. Un incontro nel quale si è parlato proprio del progetto di rilancio delle baracche di piazza Giulio Cesare.
Ieri la messa in sicurezza dell’area, oggi il sit-in
Sarà anche per questo che la presenza questa mattina di Domenico Bonanno in piazza Giulio Cesare non è passata inosservata. L’esponente democristiano ha immortalato l’apposizione delle barriera metalliche poste per impedire l’accesso ad alcune delle ex edicole che hanno riportato i maggiori danni dall’incendio di metà settembre. A fornire le reti di protezione, tramite un appalto pubblico indetto dal Comune di Palermo, è stata una ditta di settore del Catanese. Un bando che, complessivamente, ha visto una spesa di circa 80.000 euro.
Un malessere percepito a chiare lettera quando a parlare sono proprio i residenti della zona, come ad esempio Antonio Germanà. “Sfido qualunque rappresentante delle istituzioni a venire qui alle 11 di sera e farsi una passeggiata qua“. Fra i problemi manifestati dai cittadini c’è quello dello spaccio e della mancanza di sicurezza non solo per loro, ma anche per i tanti studenti stranieri che popolano l’area nei pressi del CLA. “La città deve essere vivibile, aperto, un luogo in cui non si deve avere paura a passare da qui – spiega Mary D’Agostino, coordinatrice del Centro Lingua Italiana per Stranieri -. L’Università è spesso aperta anche di sera. I giovani hanno tutto il diritto di vivere questa parte di città“.
Nicolao: “Se servirà, faremo altri sit-in”
Arcoleo (PD): “Democrazia Cristiana già in campagna elettorale”
Nel pomeriggio, arriva anche la presa di posizione del capogruppo del PD Rosario Arcoleo. L’esponente Dem, seguendo le parole del collega di coalizione Massimo Castiglia, attacca il capogruppo della DC Domenico Bonanno. “Spiace leggere la contestazioni al sit in inerente le baracche di piazza Giulio Cesare del consigliere Bonanno. In democrazia tutte le azioni che creano attenzione ad un problema sono leggittime. Evidentemente il consigliere ancora non lo ha compreso bene. E’ previsto esprimere un parere diverso rispetto a quello raccontato dal consigliere Bonanno. Probabilmente stiamo entrando in clima elettorale“.
“Il posizionamento di quattro paratie e la chiusura dei fori delle baracche che per 10 mesi hanno contribuito al bivacco, prostituzione e stupefacenti, diventa motivo di vanto. L’intervento di oggi della Protezione Civile è il frutto di mesi di denunce mediatiche, email e solleciti fatti da sacerdoti, residenti, presidenti di associazioni. Trovo invece la dichiarazione del consigliere Bonanno offensiva nei confronti di tutte le persone che nei mesi ci hanno messo la faccia“.




