Finanzieri del comando provinciale di Ragusa stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone e un decreto di sequestro preventivo di oltre 5 milioni di euro. I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi a danno del bilancio dello Stato in materia di bonus edilizi.
I particolari dell’operazione verranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11 al Palazzo di Giustizia di Ragusa alla presenza del procuratore.
I particolari dell’operazione verranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11 al Palazzo di Giustizia di Ragusa alla presenza del procuratore.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore di Ragusa, Francesco Puleio, indagini della Guardia finanza della compagnia di Modica che avrebbero fatto luce su “un complesso meccanismo per il conseguimento indebito di sostegni pubblici alle imprese, sotto forma di crediti d’imposta” realizzato da “quattro indagati legati da un vincolo associativo“. Secondo l’accusa “avrebbero generato un’ingente quantità di indebiti crediti d’imposta riferiti a interventi di recupero edilizio (bonus Facciate, Superbonus110 e bonus Ristrutturazione), a fronte di lavori di ristrutturazione mai avviati o eseguiti solo parzialmente , successivamente ceduti in modo vertiginoso a terzi, così da consentire ai membri del sodalizio di maturare un ingiusto profitto, con pari danno dello Stato”.
I vertici dell’associazione, secondo la Procura di Ragusa, sono un commercialista di Modica, ritenuto il principale beneficiario del profitto della truffa, e un ingegnere di Pozzallo che avrebbe certificato la conclusione di lavori ancora in essere. Gli indagati si sarebbero avvalsi inoltre di imprese esecutrici dei lavori compiacenti e in particolare delle aziende di due imprenditori locali, i quali, tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti dei condomini e simulati contratti di subappalto con società “cartiere”, avrebbero consentito ai suddetti professionisti di attestare falsamente la totale esecuzione dei lavori.
Oltre ai quattro arresti domiciliari, disposti dal gip, la Procura di Ragusa ha denunciato, a vario titolo, altre 14 persone per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. Il gip, accogliendo la richiesta del pm, ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo per oltre 5 milioni di euro di crediti d’imposta nei confronti degli indagati





