“Un cambio di passo importante ma non siamo ancora al traguardo, entro giugno l’accordo 2025 – 2027”. Lo afferma il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, in merito alla firma dell’Accordo Collettivo Nazionale (Acn) 2022-2024 per la categoria, che mette in campo circa 300 milioni annui.
L’accordo arriva a meno di un mese dalla Legge di Indirizzo, grazie al lavoro congiunto del Ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), guidato da Giancarlo Giorgetti, che ha completato rapidamente l’iter di approvazione e permette di recuperare gli arretrati 2022-2024, inclusi 150 milioni di euro di contributi previdenziali per il 2024 e il 2025. Ma il rinnovo non riguarda solo l’aspetto finanziario, punta anche a creare una reale coerenza tra la medicina di territorio e la rete ospedaliera per rendere più efficace l’integrazione dell’assistenza sanitaria in linea con gli obiettivi del PNRR.
Nello specifico
Per quanto riguarda gli indennizzi, l’accordo prevede un incremento complessivo di circa il 6%, pari a 300 milioni di euro all’anno. Circa il 70% dell’aumento sarà destinato al rafforzamento della retribuzione fissa pro capite e oraria, mentre il restante 30% sarà destinato a un fondo per le attività degli AFT (Gruppi Funzionali Territoriali), distribuito ai medici in base al raggiungimento degli obiettivi. I fondi non utilizzati saranno destinati a nuovi progetti per evitare sprechi e rafforzare l’assistenza territoriale.
Per quanto riguarda la normativa, il contratto introduce misure mirate in attesa di una più ampia riforma organizzativa prevista dal prossimo rinnovo. Tra le nuove disposizioni figurano una maggiore flessibilità per i neo-genitori e nuove forme di supporto per i tirocinanti in trasferta, favorendone così l’inserimento e la permanenza nella rete delle cure primarie.
L’accordo sottolinea inoltre l’importanza della collaborazione tra le diverse branche della medicina, invitando tutti, sia medici di medicina generale che specialisti, a condividere la responsabilità della prescrizione di esami e visite di controllo realmente necessari. Una visione che mira a superare frammentazione e burocrazia, promuovendo un approccio più integrato e partecipativo all’assistenza ai pazienti. E in questo quadro, la Fimmg evidenzia che: “Serve immediatamente il nuovo Atto di indirizzo ma non solo –dice Scotti – . Serve un’immediata iniezione di risorse economiche nella Legge di Bilancio che dimostri attenzione e fiducia verso il personale convenzionato da parte del Governo e del Ministero della Salute. Risorse irrinunciabili se si vuole generare carburante per far correre la nostra organizzazione, il personale di studio, le dotazioni strumentali di cui non possiamo più fare a meno“.
Per la Sicilia
Il segretario regionale della Fimmg Luigi Tramonte evidenzia che: “la firma dell’ACN 2022-2024 coincide con l’ennesimo incontro in assessorato per il rinnovo dell’AIR, che purtroppo non ha prodotto i risultati sperati, ma ci sono le premesse per chiuderlo a breve”.
“A più di un decennio dall’ultimo AIR, siglato nel 2010, è il momento di voltare pagina e imprimere un’accelerazione che dia coerenza e continuità al lavoro dei medici di famiglia – prosegue -. Non si tratta solo di tempi o di procedure, ma di valorizzare l’impegno quotidiano dei professionisti e di allineare la realtà siciliana al DM77 e alle nuove forme organizzative. Riuscire a chiudere l’AIR significherebbe garantire regole più chiare, strumenti più adeguati e un riconoscimento pieno del ruolo che la medicina generale svolge sul territorio”.
“La firma dell’ACN rappresenta un segnale positivo, un passo che può infondere fiducia e nuovo slancio a tutto il sistema, ma adesso serve proseguire con lo stesso spirito costruttivo, favorendo una reale integrazione tra medici di famiglia, strutture territoriali e ospedaliere per offrire ai cittadini un’assistenza più continua e vicina – conclude –. I medici siciliani hanno sempre dimostrato spirito di servizio e disponibilità al dialogo, e sono pronti a fare la loro parte per contribuire a un sistema sanitario più moderno, efficiente e orientato al benessere della comunità e sgravato dall’eccessiva burocrazia che pesa sulle spalle della Medicina Generale!”.




