“Oggi inauguriamo la seconda emodinamica, dove stanno per arrivare i nuovi cardiologi, e una risonanza di ultima generazione. Ma le apparecchiature da sole non bastano: occorre accompagnare la dotazione infrastrutturale con personale adeguato e qualificato nell’ottica di una riorganizzazione delle risorse umane che punti sulla domanda di salute del territorio”. Lo ha dichiarato l’onorevole Giuseppe Lombardo, deputato regionale e componente della Commissione Sanità all’Ars, a margine della presentazione del nuovo angiografo e della nuova risonanza magnetica dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone.
“Negli ultimi mesi – ha spiegato Lombardo – il Presidio ha visto la crescita della Radiologia Interventistica, che ha già superato le 450 procedure specialistiche, e l’arrivo di due nuove apparecchiature di ultima generazione: angiografo e risonanza magnetica ad alto campo, finanziate con fondi PNRR. Strumenti che consentono diagnosi più rapide e precise, percorsi terapeutici meno invasivi e un miglior comfort clinico per i pazienti. Si tratta di risultati concreti che confermano l’evoluzione del “Gravina” in un centro di riferimento per la salute del territorio, capace di coniugare alta specializzazione, tecnologia e prossimità di cura”.
Sul tema del piano di riordino ospedaliero, Lombardo ha voluto chiarire alcuni punti fondamentali per evitare interpretazioni parziali: “Il piano di riordino non ridimensiona, ma valorizza l’Ospedale “Gravina” all’interno di una visione moderna e integrata con la rete territoriale. Grazie al lavoro del gruppo MPA–Grande Sicilia, il Calatino è stato tutelato e adeguatamente rappresentato”.
Ha poi aggiunto: “Inoltre, il nuovo Ospedale di Comunità nell’IPAB Santa Maria di Gesù (già in fase avanzata) aggiungerà 20 posti dedicati alle dimissioni protette e ai pazienti cronici, completando una rete che comprende 8 Case di Comunità e 4 Ospedali di Comunità in tutto il Calatino. Queste strutture non sostituiscono l’ospedale, ma lo affiancano, alleggerendo il pronto soccorso ospedaliero e migliorando la capacità di presa in carico del paziente”.
L’onorevole Lombardo ha sottolineato anche il valore delle scelte politiche e amministrative che hanno consentito al “Gravina” di crescere: “Noi abbiamo fatto un intervento molto importante nella cosiddetta manovra ter sull’abbattimento delle liste d’attesa, che prevede una serie di prestazioni aggiuntive per i medici di tutti gli ospedali siciliani, anche quelli di periferia. È un segnale di attenzione verso realtà come quella di Caltagirone, che meritano di essere sostenute”.
“Abbiamo difeso – ha proseguito Lombardo – la piena dotazione di posti letto, respingendo ogni tentativo di ridimensionamento. In queste settimane qualcuno ha provato a diffondere un messaggio distorto, ma la verità è che il “Gravina” non perde nulla, anzi cresce sugli acuti rispetto ai posti letto attivati. Rimane presidio d’eccellenza, punto di riferimento per l’emergenza-urgenza e per l’alta diagnostica, e simbolo di una sanità che cambia, senza arretrare”.
Lombardo ha poi ricordato una misura fondamentale del 2024: “Abbiamo sollecitato l’Assessorato alla Salute affinché emanasse una circolare che fissasse il limite assunzionale all’80% per le piante organiche ospedaliere che avessero già raggiunto tale percentuale di copertura. Questo provvedimento ha consentito a ospedali come quello di Caltagirone di sopravvivere in una fase di grave carenza di personale, garantendo continuità e qualità dei servizi”.
Un impegno, ha precisato Lombardo, che si inserisce in un cambio di passo riconosciuto da più parti: “C’è un rinnovato entusiasmo e un nuovo approccio nella gestione del “Gravina”, ma siamo ancora all’inizio di un percorso di trasformazione. Questo ospedale è un punto fermo per la sanità del Calatino, e continueremo a lavorare perché venga mantenuta intatta la rete ospedaliera sulla fase degli acuti”.





