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Valorizzazione delle eccellenze locali

Trapani lancia le prime De.C.O.: Pane, Cuscusu e Rianata diventano simboli ufficiali del territorio

lunedì 17 Novembre 2025

Il comune di Trapani si dota dei primi tre disciplinari di produzione e commercializzazione, DE.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), “Pane Trapanese”, Cuscusu Trapanese”, “Rianata Trapanese”, in linea con il Regolamento Comunale per la tutela e valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali, che costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico e uno strumento di promozione dell’immagine del Comune di Trapani.

In attuazione ai principi statutari e nell’ambito delle politiche di sostegno del comparto produttivo, il Comune di Trapani intende anche valorizzare, attraverso le produzioni tipiche locali, il ruolo e le professionalità delle imprese agricole e artigianali del territorio comunale. La De.C.O. Trapani Western Sicily, fortemente voluta dal Sindaco Giacomo Tranchida e dall’Assessore alle Politiche Agricole Giuseppe Pellegrino, deve essere identificata come un marchio di proprietà del Comune e ad uso delle aziende interessate, il marchio De.C.O. Trapani non certifica ne garantisce bensì attesta l’origine dei prodotti, quindi ne censisce la presenza nel territorio insieme a quella dei relativi produttori tramite appositi registri. Attraverso la De.C.O. Trapani, l’AC mira a: conservare nel tempo i prodotti che si identificano con gli usi e che fanno parte della cultura popolare locale, tutelare la storia, le tradizioni, il patrimonio culturale e i sapori legati alle produzioni tipiche locali: sale marino di Trapani, olio extra vergine di oliva e soprattutto le farine e la semola del grano duro della ex Val Di Mazara, Trapani, Agrigento, Palermo.

L’assessore alle Politiche Agricole e il Sindaco Giacomo Tranchida confidano che, grazie alla De.C.O., venga valorizzata anche la produzione della materia prima, grano duro siciliano utilizzato sia in forma di farina (per Rianata e pane) che di semola (per il Cuscusu), senza micotossine cancerogene e glifosati, prodotti abbondantemente presenti nei grani importati. L’utilizzo di questi prodotti potrebbe dare risposta anche agli agricoltori locali che vedrebbero valorizzati e quindi meglio remunerati i prodotti del loro duro lavoro. La De.C.O. Trapani e il relativo LOGO (conseguito da un avviso pubblico, scelto da una commissione e acquistato dal comune) sono di esclusiva proprietà del Comune di Trapani. Qualunque uso improprio da parte di soggetti non autorizzati sarà perseguito ai sensi di legge. A breve verrà istituito presso lo Sportello Unico Attività Produttive il Registro pubblico per i prodotti del territorio comunale che ottengono la De.C.O. Trapani Western Sicily. L’iscrizione nel Registro vale ad attestare la tipicità del prodotto o della sua tradizionale lavorazione, la sua composizione e le modalità di produzione, secondo apposito disciplinare e/o scheda identificativa. Nel Registro saranno annotati, i prodotti a denominazione De.C.O Trapani, le imprese che hanno ottenuto il diritto di utilizzare la De.C.O. La Commissione comunale per la De.C.O. è presieduta dal Dirigente dello sviluppo economico, Ing. Amenta, da un esperto di gastronomia locale Professoressa Cipolla – Istituto Alberghiero, da due esperti ASP di Trapani Dottore Garamella e Dottoressa Piparo, da un esperto settore Agro–Alimentare Dottore Pietro Vultaggio dell’Assessorato Regionale Agricoltura, da un esperto Settore Commercio Rag. Campo, da un esperto Economia e Tecnica Pubblicitaria Dottore Paolo Salerno, da un professionista panificatore/pizzaiolo Maestro Giuseppe Martinez, da un professionista della ristorazione Chef Rocco Di Marzo, dai responsabile Suap Dottore Faraci e dal sig. Gallo. Da segnalare anche il contributo del Sig. Calvino. Il Pane Trapanese, (..pane nostrum) rappresenta il cibo di primo sostentamento.

La Sicilia, da sempre crocevia di civiltà, con l’arrivo dei Normanni e degli Spagnoli ha introdotto sistemi di lievitazione mediante utilizzo della “crescenza o livateddu” lavorazione a mano delle forme, come la “Vastedda”, il “Pistuluni”. Il Pane di Trapani viene prodotto attraverso l’impasto di semola rimacinata di grano duro, acqua e lievito naturale, seguendo un preciso processo produttivo articolato in fasi successive: Preparazione del lievito, Preparazione dell’impasto, Riposo, Modellatura e Cottura. Il Cuscusu trapanese ( .. u cuscusu) rappresenta una delle espressioni della tradizione gastronomica trapanese. Esso identifica un piatto nella sua specifica e caratteristica preparazione tradizionale e non va inteso come una mera variante linguistica o locale di una pietanza diffusa. Il Cuscusu è arrivato a Trapani intorno al 1500 grazie ai pescatori trapanesi che andavano a pescare corallo tra la Tunisia e l’Algeria. Tale piatto ha ereditato dalla pietanza magrebina il fascino esotico, la cottura a vapore e la lavorazione della semola, ma ne ha interamente rielaborato il modello conquistando personalità autonoma, come dimostrano diverse fonti storiche. Il documento più antico che è stato trovato fino ad oggi è datato 1521 e proviene da un testamento.

La pizza “Rianata Trapanese” o Origanata, (.. a rianata) è una specialità tipica ed esclusiva di Trapani. Nasce nei quartieri poveri della città, nei forni delle viuzze del centro storico, ed era un alimento semplice, merenda di alcune fasce della popolazione locale. Impastata con farina di grano duro per il 40 per cento proveniente dal territorio della Val di Mazara, mentre il 60 per cento è farina di grano tenero italiano, acqua, lievito naturale, sale locale, si lascia lievitare per un minimo di 12 ore e si aggiungono ingredienti locali come acciughe o sarde pescate nel mare di Trapani, pomodoro pizzutello, aglio rosso di Nubia, origano locale, pecorino grattugiato siciliano e una manciata di prezzemolo. L’Amministrazione cittadina auspica che sia virale l’adesione a questo progetto di valorizzazione anche della Dieta Mediterranea e dei suoi salutari benefici. Coniugare storia&cultura, tradizioni e sapori, significa guardare anche al futuro – concludono il Sindaco Tranchida e l’Assessore Pellegrino.

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