Pronti, partenza, via. In II Commissione Bilancio parte ufficialmente oggi l’esame della Finanziaria.
La Commissione presieduta da Dario Daidone sarà l’assoluta protagonista dei prossimi 20 giorni circa. Il cronoprogramma stabilito nel corso della conferenza dei capigruppo non ha ancora subito variazioni o sbavature. L’iter dovrebbe terminare entro venerdì 5 dicembre, con il testo che dovrebbe essere così incardinato entro martedì 9 dicembre, data in cui non solo è previsto l’avvio della discussione generale della Manovra, ma anche il ritorno tra i banchi di Sala d’Ercole dei deputati siciliani.
Un mese di inattività che non passa certamente inosservato e che, in realtà, potrebbe essere spezzato molto presto. Nella giornata di ieri, infatti, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente hanno presentato la mozione di sfiducia al presidente della Regione Renato Schifani. L’appello delle opposizioni rivolto alla maggioranza è stato quello di non restare indifferente e calendarizzare l’atto il prima possibile, prima dell’approdo in aula della legge di Stabilità. Il nuovo e ritrovato campo largo, però, si prepara anche ai giorni intensi in Commissione Bilancio, dove già in occasione della manovra quater aveva alzato la voce, lasciando persino la seduta nel corso della votazione.
Un lavoro, come più volte ribadito, abbastanza complesso. Il testo varato in giunta, composto da 26 articoli, prevede nuovi interventi per circa 300 milioni di euro, anche se complessivamente vale circa 1,2 miliardi di euro se si considera la conferma degli stanziamenti in favore degli Enti locali. A questi andranno aggiunte le centinaia di proposte che hanno incassato il disco verde la scorsa settimana nelle Commissioni di merito (CLICCA QUI), gli emendamenti governativi frutto del confronto del vertice di maggioranza di lunedì andato in scena a Palazzo dei Normanni (CLICCA QUI), il pacchetto unitario di misure sottoscritto da tutti i 23 deputati delle opposizioni (CLICCA QUI) e tutte le altre iniziative. Da chiarire sarà anche la composizione dei fondi territoriali, per i quali lo stesso Schifani, al termine dell’incontro con gli alleati, ha specificato “saranno destinati alle infrastrutture, in favore di enti pubblici ed ecclesiali, soltanto questo. Niente associazioni, niente fondazioni e altro, così come avviene a livello nazionale“.
La carne al fuoco è tanta, ma si pensa anche ad altro. E’ ancora presto per parlarne e si tratta ancora di una fase embrionale, ma in Commissione Bilancio si starebbe già pensando alla composizione del collegato, nel quale rientrerebbero tutte quelle misure ordinamentali che non incidono sulla spesa.
Intanto si procederà un passo alla volta. Il sipario si alza sulla giornata di oggi con l’audizione in materia di precariato storico degli Enti locali della Regione Siciliana. Attese in Commissione le principali sigle sindacali. Poi si passerà all’esame del bilancio di previsione per il triennio 2026-2028. Per il grosso del lavoro bisognerà attendere la prossima settimana.





