C’è chi immaginava un avvio più complesso e invece si è rivelato più semplice del previsto l’inizio dei lavoro in II Commissione Bilancio.
La Commissione presieduta da Dario Daidone ha inaugurato oggi la votazione del testo della Finanziaria. L’articolato, varato dalla giunta Schifani, almeno in queste prime battute, non ha visto grossi ostacoli, neanche da parte delle opposizioni, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che giusto poche ore prima, in una conferenza conferenza stampa congiunta, si erano dichiarati sul piede di guerra contro il presidente della Regione Renato Schifani, presentando la mozione di sfiducia. Indiscrezioni raccolte tra i corridoi di Palazzo dei Normanni parlano infatti di un atteggiamento per nulla aggressivo e piuttosto collaborativo e qualche deputato di maggioranza non avrebbe nascosto lo stupore.
Il sipario si è alzato questa mattina con l’audizione in materia di precariato storico degli Enti locali della Regione Siciliana. I sindacati hanno chiesto l’istituzione di un fondo specifico per i precari storici con copertura finanziaria adeguata e finalizzata all’ incremento orario, il recupero delle economie derivanti dal personale cessato da destinare alla stessa finalità di integrazione oraria e la trasformazione a full time dei contratti per garantire l’utilizzo efficiente delle risorse e rafforzare la capacità organizzativa dei Comuni.
Cgil, Cisl e Uil con Lucchesi, La Piana e Gagliano e Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl con Fucile, Passanisi e D’Agostino e Sardo hanno anche ribadito la necessità di “una modifica normativa che escluda le spese legate ai processi di stabilizzazione dal calcolo del rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti, così da non far gravare sui bilanci comunali la spesa etero finanziata e consentire agli enti di migliorare i propri indicatori“. Hanno inoltre chiesto chiarimenti sul motivi per cui il governo regionale non ha mantenuto l’impegno della costituzione, con la deliberazione 335 del 31-10 2025, “Approvazione disegno di legge: legge di stabilità regionale 2026“, del fondo per l’integrazione oraria per il precariato storico. Dal presidente della Commissione Daidone, riferiscono i sindacati, “è venuta solo una disponibilità ad affrontare la questione“. Non c’è stato dunque, scrivono in una nota, “l’impegno concreto che sarebbe potuto venire dal governo qualora l’assessore Dagnino fosse stato presente“. Senza risposte certe, sottolineano i sindacati “ci vedremo costretti ad azioni di protesta“.
Dopo il via libera al bilancio di previsione per il triennio 2026-2028 si è passati così alla votazione dei primi articoli della Manovra. Spicca il disco verde incassato dall’articolo 7, che vede da vicino i fondi per l’editoria. Al centro della bufera in occasione della manovra quater, l’intervento era stato uno dei grandi bocciati dall’onda dei franchi tiratori. Via libera anche all’articolo 9, che disciplina le procedure per l’erogazione degli assegni in favore delle persone con disabilità gravissima e all’articolo 6, che riguarda le disposizioni in materia di tassa automobilistica regionale. Su quest’ultimo i pentastellati hanno sollevato qualche perplessità: “Norma sospetta, in queste condizioni la commissione non doveva approvare. In aula pretenderemo chiarimenti e modifica“. Hanno commentato Nuccio Di Paola e Adriano Varrica: “La norma chiacchierata dello scorso anno prevedeva di dimezzare il bollo auto sulle nuove immatricolazioni alle società di noleggio di autovetture con più di 200 veicoli. Perché – affermano Varrica e Di Paola – la norma attuale viene estesa al trasferimento da altre regioni e dalle Province di Trento e Bolzano? Come M5S chiederemo chiarezza sul comma 3 che estende la misura a veicoli provenienti da altra regione o dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Senza i dovuti chiarimenti come legislatori regionali saremo costretti in Aula a valutare una norma che potrebbe avere dei profili di merito ma che rischia di portare con sé ombre che toglierebbero serenità nella valutazione rispetto all’interesse collettivo della stessa“.
Nel pomeriggio si è poi ripartiti con l’articolo 1, gli incentivi a sostegno delle assunzioni a tempo determinato. A seguire, gli articoli 2 e 3, rispettivamente gli incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziale e a sostegno del lavoro agile, la normativa sul south working. Quest’ultima, nel corso della votazione della manovra quater aveva subito lo stesso destino dei fondi all’editoria.
I tre pilastri principali su cui si fonda la Finanziaria, dunque, hanno trovato subito, al primo giorno, il parere positivo della Commissione. Provvedimenti, inoltre, a cui erano destinati la maggior parte degli emendamenti.
Via libera anche all’articolo 14, l’istituzione della Cabina di regia regionale per le specie esotiche invasive, e all’articolo 18, gli interventi per la prevenzione degli incendi nei parchi archeologici.
L’esame adesso proseguirà la prossima settimana. Prossimo appuntamento è martedì 25 novembre.




