Nessuna sorpresa a Sala d’Ercole. La mozione di sfiducia è stata bocciata e la coalizione di centrodestra ha superato a pieni voti uno degli esami più difficili di questa legislatura.
Sono visi sereni e soddisfatti quelli di Renato Schifani e Gaetano Galvagno, rispettivamente presidente della Regione Siciliana e dell’Ars. La maggioranza ha retto e ha dimostrato solidità. Quasi come una simbologia del presente e dell’imminente futuro, alle spalle del governatore e dell’esponente di Fratelli d’Italia arrivano anche il presidente della II Commissione Bilancio Dario Daidone, dove in questi giorni è sotto esame la Finanziaria, e il presidente della I Commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate, deputato della Democrazia Cristiana che in queste settimane si è caricato sulle spalle il gruppo parlamentare e che, anche durante il suo intervento oggi in aula, ha ribadito la piena fiducia e lealtà al governo regionale.
“Non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa votazione“. Sono queste le prime parole del governatore azzurro, mentre Galvagno ha chiarito la sua posizione in merito alle vicende giudiziarie. A poche ore dall’inizio dei lavori a Sala d’Ercole è arrivata infatti la notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Palermo, compresa quella di altre 5 persone tra cui l’ ex portavoce del politico, Sabrina De Capitani, e l’imprenditrice Caterina Cannariato. L’esponente di FdI è accusato di corruzione, peculato, truffa e falso ideologico. Il gip ha fissato l’udienza preliminare al 21 gennaio prossimo.
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