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L'intervento del Capo dello Stato

Mattarella a Palermo per la cerimonia conclusiva della Capitale Italiana del volontariato 2025: lungo applauso al Teatro Massimo

sabato 6 Dicembre 2025
Sergio Mattarella
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è stato accolto con un applauso al suo ingresso nel teatro Massimo di Palermo dove è cominciata con l’inno nazionale del coro delle voci bianche del teatro la cerimonia di chiusura di Palermo Capitale Italiana del volontariato 2025.
All’evento sono presenti il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
La Capitale Italiana del volontariato è un progetto dell’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (CSVnet) in partenariato con il Forum nazionale del terzo settore e la Caritas italiana e in collaborazione con l’Anci. Con l’evento di stamani viene ufficializzato il passaggio di testimone da Palermo a Modena che sarà Capitale italiano del volontariato nel 2026.

Il Sindaco Modena riceva la targa Capitale volontariato 2026: il passaggio di consegne

Passaggio di testimone tra il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il sindaco di Modena Massimo Mezzetti della targa di Capitale Italiana del volontariato, con la città emiliana designata per il 2026 nel corso della cerimonia nel capoluogo siciliano nel teatro Massimo, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
   
“Il volontariato è la spina dorsale del nostro Paeseha detto MezzettiA Modena e provincia ci sono più di 1.700 tra associazioni e gruppi di volontariato. Questo riconoscimento ci carica di orgoglio e responsabilità”.

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

“Qualche scettico si chiede a cosa serve il volontariato. I dati resi noti dall’Istat dicono che quasi 5 milioni di persone, oltre il 9% della popolazione, dedica 84 milioni di ore del proprio tempo all’anno agli altri, a chi ha bisogno. Anche solo in termini economici” il volontariato “rappresenta un patrimonio impressionante, basato sulla gratuità. Un impegno che riflette una comunità non piegata su se stessa, ma che sviluppa valori di coesione sociale. Una leva possente per vicinanza, fraternità, per dare senso alle relazioni sociali” ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Cerimonia conclusiva di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025.

 I volontari sono “veri e propri patrioti, che sanno come la solidarietà sviluppa la dimensione dell’impegno. E’ un patrimonio che accresce il patrimonio morale del Paese – continua  il Presidente della Repubblica – Il volontariato si qualifica come forza sociale culturale educativa e formativa” e si segnala “come protagonista nell’attuazione dei principi della Costituzione, innanzitutto partecipazione e solidarietà”.
“Il volontariato è una leva possente per dare vicinanza, calore umano, fraternità. In definitiva, dare senso alle relazioni sociali, con la nostra società è innervata dalle esperienze e dalla cultura dei volontari. Per restare ai tanti momenti rimasti impressi nella memoria collettiva, dagli angeli del fango nell’alluvione di Firenze del 1966, ai tanti giovani accorsi a sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali, dai terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, fino a vicende recenti che ben ricordiamo, si potrebbe compilare un lungo calendario della solidarietà. Sono iniziative e comportamenti iscritti nella storia d’Italia”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
“Il volontariato – ha proseguito Mattarella – è un fenomeno, quindi, che accresce il patrimonio morale del nostro Paese. La gratuità può apparire agli scettici un termine caduto in disuso, una ingenua illusione per anime belle ma fuori dalla realtà. Al contrario, le sue azioni sono ispirazione e volano concreto di costruzione del bene comune. Mi ha colpito, in una delle tante occasioni di incontro, uno studio dedicato dall’Università di Torino all’impatto degli interventi concreti di un’associazione ben nota di quella città, il Sermig, negli oltre cinquant’anni della sua attività. Un impegno riassunto in uno slogan efficace, semplice ma efficace: abbiamo percorso chilometri come se fossimo andati 100 volte sulla luna. Questo è il volontariato: genera valore economico, effetti di moltiplicazione e anche risparmi consistenti per i conti pubblici”.
“E’ il disinteresse nei confronti delle altre persone, nei confronti della società, a provocare diseconomie, determinando inoltre fratture sociali, esclusione, deserto. Il volontariato esprime in questo senso anche una dimensione di cittadinanza attiva, partecipe delle finalità, ripeto, indicate dalla Costituzione. La giustizia, premessa della pace, si realizza iniziando dal basso, da quel che è vicino. Il volontariato è l’altro che entra nella propria vita e che l’arricchisce. Il volontariato è il nostro vivere insieme e la consapevolezza e insieme l’orgoglio di sentirsi comunità. Il volontariato è palestra di democrazia concreta, che può immettere forza vitale nelle istituzioni” è “elemento necessario in un tempo contrassegnato anche da paure suscitate da tossine messe in circolo ingannevolmente da indifferenze che non condannano la sopraffazione, la violenza, l’illegalità, l’allontanamento dalle ragioni della convivenza civile. Le tossine oscurano il futuro e il volontariato è un antidoto prodigioso, giorno per giorno con i fatti dà corpo alla speranza. Il volontariato non accetta che l’antropologia che prevalga sia l’entropia dell’individualismo”, ha precisato il Presidente della Repubblica.
“Il volontariato è stato fattore di unità, con le sue esperienze ha contribuito a scelte importanti, basti pensare al cammino che ha portato a costituire e poi a potenziare la protezione civile. Tuttavia, il volontariato non è soltanto una sorta di pronto soccorso delle grandi emergenze. Accompagna e offre significato alla quotidianità delle persone, quella personale e quella collettiva, disegnando con l’opera di un immane numero di persone l’idea effettiva di comunità”, conclude Mattarella.
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha lasciato sempre tra gli applausi il teatro Massimo, a Palermo, a conclusione della cerimonia di chiusura di Palermo Capitale Italiana del volontariato 2025, con il passaggio di testimone a Modena, designata per il 2026.
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