È stata approvata questa sera all’Assemblea Regionale Siciliana la norma che riguarda il comparto forestale, un provvedimento fortemente voluto e sostenuto da Ignazio Abbate, presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars e da tutto il gruppo parlamentare della Democrazia cristiana.
La norma risponde concretamente alla battaglia iniziata lo scorso ottobre, quando il deputato regionale aveva denunciato l’insostenibilità di un sistema che vedeva migliaia di lavoratori impiegati per sole 78 o 101 giornate l’anno.
“Avevamo preso un impegno preciso con i lavoratori forestali e con le loro famiglie: non potevamo permettere che migliaia di siciliani continuassero a vivere in una precarietà estrema. Dopo il lavoro svolto per la stabilizzazione degli Asu e di altre categorie, mettere mano ai contratti dei forestali era per me un dovere morale oltre che politico.”
Secondo l’esponente della DC, l’aumento delle giornate lavorative non è solo un atto di giustizia sociale, ma una necessità vitale per la protezione del territorio regionale. Con un numero di addetti sceso da 35.000 a 16.000 unità in vent’anni, la stabilizzazione e l’incremento dell’operatività degli attuali dipendenti rappresentano l’unico argine efficace contro i roghi estivi.
“Aumentare la presenza dei lavoratori sul campo significa rendere la lotta agli incendi e la prevenzione del dissesto idrogeologico azioni concrete e non più emergenziali,” prosegue Abbate. “Senza nuove assunzioni possibili a causa del blocco del turn-over, valorizzare chi è già in servizio era l’unica strada percorribile. Abbiamo lavorato intensamente al tavolo della maggioranza per trovare le risorse necessarie e oggi il voto dell’aula premia questo impegno.”
Abbate conclude sottolineando il senso di responsabilità con cui è stata condotta l’operazione: “Abbiamo agito con concretezza, portando avanti una proposta solida nell’interesse esclusivo della Sicilia e dei suoi lavoratori. Stasera vince la dignità. Un grazie di cuore va al Presidente Schifani e al Governo regionale per aver messo a disposizione le risorse necessarie “.



