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La misura

Finanziaria, più risorse e giornate per i forestali: ma per la svolta serve la riforma

lunedì 1 Gennaio 2024

Dopo il grande lavoro fatto nei giorni scorsi all’Ars, il governo Schifani è rimasto abbastanza soddisfatto, ritenendo la Finanziaria regionale sostanzialmente chiusa. Un risultato raggiunto grazie all’approvazione della gran parte degli articoli che la compongono e con la conferma dell’impostazione politico-economica data dall’esecutivo regionale al disegno di legge di stabilità.

Tra i quattro pilastri messi in campo dalla manovra e più volte ribaditi in aula dal presidente della Regione, Renato Schifani, c’è il potenziamento del comparto forestale. Il disco verde è infatti arrivato per l’emendamento- dopo la riscrittura del governo – che prevede l’aumento delle giornate lavorative per gli operatori del settore che porterà da subito i forestali dell’antincendio e della manutenzione, impiegati per 78 giornate lavorative, a 101 giorni lavorativi, stanziando 6,2 milioni di euro. Una previsione che permetterà un aumento dell’impiego degli stagionali.

Sulla forestazione il governo regionale ha aumentato in modo importante le risorse rispetto agli anni precedenti, soprattutto per sopperire con mezzi e uomini al piano di misure per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi. Si punta alla platea dei settantottisti, la categoria “più fragile” all’interno del bacino che riguarda i forestali. Attraverso questa norma si interviene anche nella prevenzione degli incendi garantendo la possibilità di impiegare un numero maggiore di operai durante la campagna antincendio.

Tutto questo in attesa della riforma complessiva del settore nel 2024, alla si sta già lavorando. Sarebbe un primo passo per giungere alla stabilizzazione degli operai dell’intero comparto, anche loro precari ventennali. Una vera e propria svolta storica.

Il governo si è impegnato a mettere a disposizione i 50 milioni di euro necessari affinché tutti i dipendenti forestali svolgeranno 151 giornate lavorative, in questo modo saranno cancellate tutte le attuali disparità esistenti da trent’anni tra i dipendenti del corpo.

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