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Random la Cultura è OnLine, dopo le feste natalizie, riprende con una nuova puntata dedicata alla grande figura di Sebastiano Tusa, l’archeologo tragicamente scomparso nell’incidente aereo del 2019 il 10 marzo: una data che il destino ha voluto accomunare alla sua più grande scoperta: il vero luogo della battaglia delle Isole Egadi, combattuta proprio il 10 marzo del 241 a.c., che segnò la definitiva sconfitta di Cartagine, da parte dei Romani e la fine della I^ Guerra Punica. .
In questa diretta in multi streaming, Ludovico Gippetto, ideatore e conduttore del nuovo format Tv Web, si è collegato con:
Donatella Bianchi, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana che, dal 2014 è Presidente del WWF Italia e dal 2019 è Presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre e del Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque terre.
Valeria Li Vigni, soprintendente del Mare della Regione siciliana. Una “creatura” unica al mondo fortemente voluta da Sebastiano Tusa.
Tullio Scovazzi, già professore ordinario di diritto internazionale nell’Università di Milano-Bicocca; partecipa occasionalmente, come esperto giuridico, a riunioni e negoziati internazionali in tema di diritti umani, diritto del mare, diritto dell’ambiente, diritto dei beni culturali.
La puntata
Valeria Li Vigni: “Con questa mostra vogliamo ricordare anche lo spirito avventuriero e visionario di Sebastiano tra aneddoti, iniziative, progetti e ultime sue scoperte; in mostra all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, un luogo che lui amava moltissimo e che abbiamo restituito alla città di Palermo, uno spazio dedicato al mare, ai popoli che lo hanno attraversato e alla navigazione. Racconti e storie in cui Sebastiano è sempre presente”.
Tullio Scovazzi: “Sebastiano riusciva con la sua autorevolezza e con la sua calma a trasmetterci delle regole di buona archeologia che abbiamo riportato anche nella normativa allegata alle convenzioni che molti Stati hanno accettato come linee guida.
Un passaggio ad esempio è l’uso corretto e adeguato delle competenze regionali, specialmente per la Sicilia che ha la maggiore autonomia in Italia e che ha una competenza esclusiva in materia di Beni culturali. Sebastiano è stato capace di valorizzare in modo straordinario questa competenza con la creazione della Soprintendenza del mare che poi è stata imitata sul piano nazionale ed è diventato un modello internazionale.
Un’altra delle sue capacità era quella di matenere contatti anche con tutti i Paesi stranieri che lo hanno portato ad essere conosciuto ancor prima di entrare nelle stanze dell’Unesco. Un merito che ha dato motivo di fiducia e di apprezzamento condiviso con i vertici che lo seguivano molto volentieri. Con Sebastiano non soltanto arrivava la consapevolezza del patrimonio culturale italiano ma anche la volontà di condividerlo con il resto del pianeta, trasmettendo l’impegno per la protezione del patrimonio culturale”.
Donatella Bianchi: “Bisogna riconoscere la sua lungimiranza nel creare delle connessioni che prima di lui non erano molto praticate, con la caratteristica di lavorare con nuovi dialoghi Marini, ossia tramite uno studio multidisciplinare in cui Sebastiano entrava davvero in sinergia con i tanti ricercatori, gli storici, i biologi, i naturalisti ma anche le persone comuni.
Tutti quelli che in qualche modo hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare al suo fianco oggi portano sulle loro spalle una piccola parte di quell’eredità, ognuno con la sua storia personale“.
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