E’ prossima la pubblicazione del bando per il termovalorizzatore in Sicilia, che sarà di media grandezza capace di raccogliere 300 mila tonnellate da smaltire per la produzione di energia elettrica, sviluppata durante la combustione dei rifiuti.
La manifestazione di interesse sarà aperta per circa 3 mesi ed è rivolta alle società disponibili a realizzare questo tipo di inceneritore e a gestire l’impianto per abbattere i costi iniziali, ma i tempi saranno lunghi.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci non ha escluso la possibilità di realizzare i due termovalorizzatori previsti nelle osservazioni del Ministero dell’Ambiente. Potrebbe dunque essere questo il punto di partenza per una reale svolta nella gestione dei rifiuti in Sicilia e, più in generale, per tornare a investire negli impianti nel nostro Paese.
Intanto, la questione della chiusura della discarica di Lentini, una delle più grandi in Sicilia, metterà a dura prova l’autosufficienza dell’Isola nella gestione dello smaltimento dei rifiuti, ma Musumeci si è dichiarato pronto a combattere l’emergenza.
Il tema della carenza impiantistica è da diversi anni al centro del dibattito della gestione dei rifiuti e spesso terreno di scontro politico piuttosto che di confronto tecnico.
Questo a causa, non solo della carenza impiantistica, ma anche della inadeguata gestione complessiva dei rifiuti urbani, evidenziata tra l’altro dai bassi livelli di raccolta differenziata. La possibilità di realizzare nuova capacità di termovalorizzazione partendo proprio dalla Sicilia, risolverebbe dunque buona parte del problema e permetterebbe di affrontare in modo deciso l’emergenza rifiuti che da anni attanaglia la Regione.