Maria Grazia Brandara è stata rinviata a giudizio dal Gip di Barcellona Pozzo di Gotto, Salvatore Pugliese, per inquinamento ambientale in concorso con Alberto Dondi, gestore del depuratore di Giammoro, a Pace del Mela in provincia di Messina.
L’ex commissario dell’Irsap, è l’attuale sindaco del comune di Naro ed è anche – dal 2016 – presidente dell’Industria siracusana acqua (Ias). La società consortile che gestisce il depuratore dei reflui industriali del petrolchimico siracusano e quelli civili di alcuni comuni del circondario, è da qualche tempo sotto i riflettori della magistratura inquirente sia della procura di Caltanissetta, così come quella di Siracusa.
Il sindaco di Naro è anche indagata, assieme, tra gli altri, all’ex governatore Rosario Crocetta e agli ex assessori regionali Linda Vancheri e Mariello Lo Bello, dalla Procura di Caltanissetta nella seconda tranche dell’inchiesta per corruzione all’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante.
Ma nel frattempo proprio la stessa Brandara è stata nominata come presidente del consorzio agrigentino per la legalità, che include oltre al comune di Naro anche i comuni di Licata, Favara, Siculiana e Palma. La nomina è arrivata grazie al benestare dei colleghi primi cittadini. Una nomina che potrebbe stonare con le beghe giudiziarie che vedono protagonista il sindaco di Naro.
Scrivono gli inquirenti di Caltanissetta: “… la nomina della Brandara a Presidente dell’I.A.S. di Siracusa si ritiene essere frutto di una precisa volontà del Montante che – si ricorda – aveva già voluto fare ricoprire quell’incarico ad una persona di fiducia, individuata nella Battiato Maria Rosaria, moglie del colonnello dei carabinieri D’agata Giuseppe, già Comandante Provinciale di Caltanissetta. La Brandara veniva nominata Presidente I.A.S. in data 11.11.2016 ma si insediava ufficialmente in data 03.03.2017, poiché era stata sollevata una questione di incompatibilità per il fatto che ricopriva anche la carica di commissario dell’Irsap, all’interno del quale è incardinato anche l’IAS“.