A Messina si contano nell’ultimo decennio 25 milioni di euro di sanzioni non riscosse. E’ la cifra record, destinata a far discutere e ad alimentare nuovi fermenti nella Città dello Stretto, emersa a seguito di un summit tra la Giunta del sindaco Cateno De Luca e i dirigenti di Palazzo Zanca per un’attività di riaccertamento dei residui e una verifica della devoluzione mutui.
“E’ arrivato il turno del dipartimento di Polizia municipale e la situazione anomala – ha detto De Luca – riguarda circa 25 milioni di euro di sanzioni non riscosse articolati dal 2010 al 2018. Tale situazione paralizza la spesa corrente per oltre 15 milioni di euro di fondo crediti di dubbia esigibilità”.
“La media delle riscossione delle sanzioni è di circa il 23% – ha aggiunto il primo cittadino – il che conferma la necessità di passare alla gestione diretta con il costituendo ufficio unico delle entrate municipali con l’ingiunzione ed il fermo amministrativo dei veicoli”.
Nell’ambito del confronto tra l’Amministrazione comunale in carica ed i dirigenti di Palazzo Zanca, alla presenza del sindaco De Luca e del vicesindaco Salvatore Mondello e dell’assessore Dafne Musolino, sono emersi, comunque, ulteriori elementi significativi. “Dopo oltre 4 ore di confronto – ha reso noto il primo cittadino – abbiamo liberato Oltre 2 milioni di euro di risorse non spese negli anni precedenti e nel 2019 perché ormai si sta completando l’applicazione del principio: “qui comando io e la pianificazione della gestione dei soldi di competenza dei dirigenti comunali la faccio io e la giunta comunale”.