Ok dalla Regione siciliana a finanziare la mobilità in deroga per un gruppo di operai dell’indotto Blutec rimasto fuori dagli ammortizzatori sociali perché percettori della Naspi: si tratta di 124 dipendenti delle aziende Sas servizi, Manital e Bienne Sud.
Ad assicurare l’impegno della Regione è stato l’assessore al Lavoro, Antonio Scavone, che stamani ha ricevuto Fim, Fiom e Uilm dopo l’iniziativa di lunedì scorso dei metalmeccanici della Cgil che avevano effettuato un’assemblea nell’aula consiliare di Termini Imerese.
La misura, per il biennio 2019-2020, verrebbe finanziata con 2 milioni di euro prelevati dal budget stornato dallo Stato alla Regione, pari a 41 milioni, proprio per la mobilità in deroga. Per avviare il provvedimento però è necessario il via libera del ministero del Lavoro col quale la Regione avrà un incontro il 12 febbraio a Roma.
La Fiom inoltre ha chiesto alla Regione di intercedere col ministero affinché venga emesso un decreto per derogare alla decurtazione degli importi di mobilità per le aree di crisi complessa che in Sicilia sono Termini Imerese e Gela. “Aspettiamo con fiducia l’incontro al ministero – dice il segretario della Fiom siciliana, Roberto Mastrosimone – Per troppo tempo gli operai dell’indotto sono stati considerati lavoratori di serie B e questo è stato davvero ingiusto. Ora le istituzioni hanno l’opportunità di sanare questa ingiustizia“.
“Da troppo tempo loro e le loro famiglie sono senza alcuna forma di reddito a causa di un cavillo tecnico”. Cosi Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Giacomo Raneri responsabile Fim Cisl Blutec, intervengono sulla vertenza ex indotto Fiat dopo l’incontro di oggi. “Per garantire loro queste somme, è necessario modificare la normativa attuale per permettere alla Regione di utilizzare così i fondi per questi lavoratori. Abbiamo ribadito che è necessario formalizzare una proposta da presentare al governo nazionale, per dare risposte concrete. L’assessore ha annunciato al tavolo che è stato già chiesto un incontro al Ministero del Lavoro sul tema e che sono stati già convocati il 12 febbraio a Roma”.