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Sarà il punto ristorazione numero dieci per gli studenti dell’Ersu di Palermo, quello inaugurato stamani, 1 febbraio, presso il Teatro Massimo presso la sala del “Caffe” all’interno dell’omonimo teatro, fruibile da lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 15.
L’inaugurazione ha visto come protagonisti: Giuseppe Di Miceli (presidente dell’Ersu), Emanuele Ribaudo (Presidente Cot ristorazione), Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) e Roberto Lagalla (assessore regionale dell’Istruzione e formazione professionale).
Proprio l’assessore Lagalla ha sottolineato che si tratta di “un segnale originale e importante che segna simbolicamente, il positivo avvio del lavoro del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Ersu e che risponde all’idea di connettere sempre di più il tessuto urbano con quello universitario“.
“Rendere il Teatro Massimo disponibile ogni giorno per un incontro con gli studenti – continua l’assessore – non può far altro che sensibilizzare questi studenti ancora di più all’arte. Aumenta i servizi dell’Ersu e aumenta l’impegno che il governo della Regione ha messo a sostegno del diritto allo Studio“.
“Questo punto di ristorazione alla bouvette del Teatro Massimo in collaborazione è stato fatto anche con la Cot ristorazione. Un momento interessante perché in un posto così storico collochiamo quello che è il nostro futuro. Ossia i nostri studenti palermitani. Continueremo ad aprire e allargare i nostri servizi di ristorazione applicando le nuove tecnologie come la app per prenotare il pasto attraverso dal proprio cellulare“. Afferma a ilSicilia.it il presidente Di Miceli.
Il presidente dell’Ersu, inoltre, anticipa con le sue parole che il 10 febbraio 2020 sarà avviato anche il funzionamento della ristorazione per gli studenti residenti presso il centro storico con altri due cafè: “Schiavuzzo” (via Schiavuzzo) e “Biscottari” (via Biscottari – zona Cattedrale).
Della stessa linea di pensiero Leoluca Orlando, il primo cittadino di Palermo: “La conferma ulteriore di questa presenza dell’Ersu nella città considera il rispetto del diritto allo studio dal punto di vista della vivibilità. Oggi come sindaco sono contento di poter contribuire a questa complessiva considerazione per lo studente universitario in una sinergia che non considera lo studente universitario e il professore una sorta di di ‘Io’ diviso secondo le competenze“.