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Una task force per aiutare le Srr nell’elaborazione della tariffa dei rifiuti, secondo il nuovo metodo stabilito dall’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente. È l’oggetto dell’incontro di questa mattina a Palazzo d’Orleans convocato in Sala Alessi dall’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, che assieme all’Anci sta lavorando per sostenere gli enti locali in questa fase complessa che rischia di avere gravi ripercussione sul settore.
Saranno presenti i rappresentati di tutte le 18 Srr siciliane i vertici dell’Anci, la responsabile dell’ufficio di attuazione del Pra, il Piano di rafforzamento amministrativo, Patrizia Valenti, e i commissari dei Liberi consorzi. Le nuove regole dettate dalla delibera dell’Arera dello scorso ottobre che rischiano infatti di trovare impreparate le autorità d’ambito nell’Isola e di aumentare il divario tra Nord e Sud.
“Il nuovo metodo di calcolo della tariffa dei rifiuti – spiega l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon – sembra forse rispondere più alle esperienze delle utilities del Nord, e in questo momento storico rischia di aumentare il divario tra il Nord e il Sud d’Italia. Per cui sembra ragionevole la proposta formulata dalla stessa Anci, dalle regioni e dalle Provincie autonome, già inoltrata all’Arera, di spostare, di almeno un anno, l’applicazione. In questo modo avremo l’occasione di intervenire meglio su alcuni aspetti di cui discuteremo in maniera approfondita nell’incontro di oggi“.
Tra gli interrogativi in sostanza c’è quello relativo all’impostazione del nuovo metodo che guarda più a un sistema avanzato di gestione, con grandi aziende a gestire e un sistema efficiente. Qui al sud, con tutti i problemi che ci sono e con una gestione frammentata delle grane dal passato, bisognerebbe tenere maggiormente conto dell’aspetto pubblico del servizio e mettere da parte l’aspetto utilitaristico.
Pierobon parla anche del sito di Bellolampo: “Abbiamo chiesto che aprano anche agli altri comuni per l’impianto di compostaggio. Fermo restando che per la settima vasca ci sono stati dei ritardi a ping pong dalla Rap e Regione ma erano questione della ditta che doveva validare il progetto, spero che adesso corrano come dovrebbero correre perché altrimenti spostiamo sempre in avanti la riapertura della settima vasca“.