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Dalle “abbanniate” di Ballarò per gridare al mondo di essersi vaccinati all’incanto del Museo archeologico Salinas, trasformato in hub per tre notti. C’è tutto questo e molto di più in “Ovunque tu sia”, il documentario promosso dagli Assessorati regionali alla Salute e ai Beni culturali, presentato e proiettato al padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo di Palermo.
A fare da filo conduttore al racconto della campagna vaccinale le interviste al presidente della Regione Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, al dirigente generale del dipartimento regionale di Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca, al commissario per l’emergenza Covid della Città metropolitana di Palermo Renato Costa e al commissario straordinario del Cricd Giuseppe Giammalva.
“È stata la prima grande esperienza di medicina di prossimità”, ha commentato Razza. “Palermo – evidenzia l’esponente del governo Musumeci – ha dato uno sprint alla Sicilia nella campagna vaccinale. È stata la provincia che ha fatto registrare i numeri più alti, ci ha consentito di uscire dall’hub e di portare il vaccino in tutti i luoghi del territorio provinciale. L’hub si è fatto autobus e con medici, in larga parte giovanissimi, ha raggiunto la Fiera, il mercato, i quartieri popolari. È stata la prima grande esperienza di medicina di prossimità che, uscendo fuori dagli ambulatori e dagli ospedali, ha consentito al sistema sanitario di raggiungere gli anziani, i giovani e le persone indecise o più riottose a sottoporsi al vaccino”.
È il racconto di due anni frenetici, intensi. Di giornate interminabili e di notti in bianco trascorse a combattere un nemico invisibile,
pericoloso e all’inizio sconosciuto. È la storia della professionalità e del sacrificio di medici, infermieri e amministrativi che, in piena
pandemia da Coronavirus, dalla Fiera del Mediterraneo e, poi, ovunque fosse necessaria la loro presenza, hanno garantito a migliaia di persone al giorno l’accesso gratuito al vaccino. Cioè alla prevenzione della malattia, lo strumento più efficace al momento disponibile.
“Questo documentario – aggiunge il commissario Renato Costa – è un toccante omaggio al grande lavoro del personale impegnato nell’emergenza sanitaria. Siamo grati alla Regione e al Centro regionale per l’inventario per aver voluto che restasse una traccia del lavoro dei ragazzi della Fiera e del nostro impegno totale e costante per assicurare un’alta copertura vaccinale alla popolazione del territorio di cui ci occupiamo, la Città metropolitana di Palermo”.
“Quando mi fermo a riflettere su questi mesi, la memoria va all’ottobre del 2020: avevamo poche idee e confuse su come dovevamo affrontare la pandemia. Siamo partiti con i drive in contrastando l’idea di tanti, e invece il progetto tamponi a tappeto è stata la mossa vincente. Poi è arrivato il Centro direzionale per concentrare il personale amministrativo e informativo, e che sarà replicato quando finirà la pandemia per la gestione dei cronici. Attraverso questo modello abbiamo cominciato a seguire i positivi a casa. Su intuizione di Renato Costa nel febbraio del 2021 , abbiamo aperto questo hub della Fiera a Palermo, probabilmente quello che in Italia ha somministrato più vaccini in assoluto”, ha detto il dirigente La Rocca, presentando il documentario realizzato dal Centro regionale del catalogo. ”
Questo progetto sociale e storico è nato dall’idea della necessità di documentare l’impegno, la passione e la solidarietà di tutti coloro che hanno partecipato alle vaccinazioni in Fiera, nei paesi, nelle scuole”, ha commentato Giammalva.
Alla proiezione del documentario ha partecipato anche Alessandro Aricò, il capogruppo di Diventerà Bellissima
all’Assemblea regionale siciliana, commentando come la gestione della pandemia da parte del governo Musumeci abbia abbia prodotto risultati positivi. “Qui abbiamo una fiera che è diventata uno degli hub vaccinali più importanti trasformata in pochissimi giorni, ricordo anche i drive tamponi, e i numeri sono dalla nostra parte. La lotta alla pandemia, raccontata in questo documentario, ci deve far capire che dobbiamo andare avanti e superare questo periodo difficile di crisi sanitaria mondiale, con l’auspicio di tornare a riassaporare la vita normale. Questo è l’augurio che voglio fare a tutte le famiglie siciliane, senza dimenticare di ringraziare tutti gli operatori sanitari che in questi mesi sono stati in trincea nella lotta contro il Covid e ricordare tutti coloro che non ci sono più a causa di questa pandemia”.
Insomma, mesi di lavoro instancabile per portare il vaccino ovunque, sintetizzati in poco meno di mezz’ora dal Centro regionale per l’inventario (Cricd), con immagini girate dagli operatori del centro e materiali forniti dalla Struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid a Palermo.
È questa la storia della risposta palermitana alla pandemia da Covid 19. Da un lato, attrezzare hub e Centri vaccinali per accogliere gli utenti, dall’altro, fare in modo che il vaccino potesse andare incontro alle persone, fino a raggiungerle ovunque: paesi e città della provincia, periferie e quartieri palermitani, mercati, luoghi della movida, uffici pubblici, posti di lavoro, spazi museali e siti culturali.
Le telecamere hanno ripreso squadre di medici, infermieri, impiegati della struttura commissariale andati casa per casa per vaccinare a domicilio anziani e utenti con problemi di deambulazione, che non sarebbero riusciti a recarsi all’hub della Fiera o in altri centri vaccinali. Ma ci sono anche le immagini dell’area Covid-test attrezzata all’aeroporto Falcone e Borsellino; la lunga notte del 28 ottobre al porto di Palermo, con i medici della Fiera ad accogliere e sottoporre a tampone 367 migranti rimasti al largo per giorni e salvati dalla nave Geo Barents; l’inaugurazione del padiglione pediatrico della Fiera del Mediterraneo.