L’Italia, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, ha versato 50 milioni di euro (circa 157 milioni di dinari) a titolo di credito d’aiuto alla Banca Centrale tunisina.
La somma è destinata a sostenere le imprese tunisine e potrà essere utilizzata per rispondere all’impatto socioeconomico del coronavirus in Tunisia, supportando le misure messe in campo dal governo tunisino.
La notizia è stata diffusa nelle scorse ore dall’Ambasciata d’Italia in Tunisia attraverso i suoi canali social, con tanto di post: “Italia e Tunisia continuano a cooperare per superare questo difficile momento insieme. È un primo passo, mano nella mano, per far fronte al #Covid-19”.
Nel messaggio, inoltre, si cita l’Agenzia Italiana per la cooperazione e lo sviluppo e il ministero degli Affari Esteri. Ovviamente il post ha suscitato numerosi commenti indignati di imprenditori italiani, professionisti e appartenenti ad altre categorie, che sono fortemente penalizzate dall’emergenza coronavirus. Con tantissime imprese, studi ed esercizi commerciali, che in assenza di reddito stanno subendo i contraccolpi economici di una crisi nera, ci si chiede perchè l’Italia non destini tutte le somme disponibili a salvare il nostro Paese, piuttosto che sostenere altre nazioni.