Nella conferenza stampa di ieri sera, il Governo nazionale ha annunciato le nuove linee guida sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Dal 18 maggio infatti le Regioni, seguendo le regole degli esperti del Comitato tecnico scientifico, potranno far ripartire le attività valutando autonomamente quali riaprire subito e quali invece devono ancora attendere.
“Si tratta di indicazioni che il governo dà per una tutela rigorosa ed esclusiva sul lavoro“, dichiara il ministro delle Autonomie Francesco Boccia. L’Italia “è un malato in condizioni migliori di prima. Ma è pur sempre un malato, che non può permettersi ricadute“.
PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: SI RIPARTE IL 25 MAGGIO
Per le palestre e per i centri sportivi si dovrà attendere probabilmente il 25 maggio, come dichiarato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, durante la sua informativa al Senato.
“Le riapriremo massimo entro il 25 maggio, se possibile anche prima. Deve partire tutto lo sport di base, devono riaprire tutti quei centri che sono una grande risorsa nelle città italiane“.
Il titolare del dicastero ha inoltre annunciato che il Governo è pronto a trovare risorse per tutte quelle realtà che potrebbero avere problemi ad attuare il protocollo di sicurezza. Si tratta di indicazioni molto complesse, tanto che l’Unione Italiana Sport (Uisp) ribadisce che proprio sul tema della sicurezza “continuano a mancare la chiarezza necessaria per subordinare i relativi comportamenti dei vari soggetti sportivi alla riapertura“.
Semaforo verde anche per piscine, campi di calcio a 5 e pesca sportiva. “Tutto lo sport deve ripartire: impianti, centri e circoli sportivi, palestre. Il Comitato Tecnico Scientifico ha già le nostre linee guida. Sport e benessere vanno a braccetto. Giovani e sport sono leve fondamentali per la ripartenza del Paese. C’è lo sport dei campioni, ma anche quello dei ragazzi, che sono migliaia”.
RIPRENDONO GLI ALLENAMENTI PER GLI SPORT DI SQUADRA
Novità anche sul fronte degli sport di squadra. Dal 18 maggio potranno riprendere gli allenamenti delle società sportive. Notizia molto attesa dal mondo del calcio, con la Serie A pronta a ricominciare per cercare di chiudere una stagione molto tribolata.
Partenza fissata per il 13 giugno, con i tornei che dovrebbero chiudersi il 2 agosto. Un calendario fitto, con partite ogni 3-4 giorni e con la necessità di ridurre al minimo le possibilità di contagio.
Una notizia che farà discutere e che già sta generando polemiche. Circa 350 club di gruppi di tifo organizzato italiani, francesi, tedeschi, greci, spagnoli, rumeni, belgi e polacchi, si sono rivolti alle istituzioni con un volantino dal titolo “Stop football, no football without fans“, plaudendo alla chiusura totale adottata per tutelare la salute, “la cosa più preziosa che abbiamo“, e per chiedere uno stop assoluto del calcio europeo.
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA ESTESA AI CLUB DI SERIE C. PALERMO AD UN PASSO DALLA PROMOZIONE
Poche possibilità di ripartenza invece dalla Serie B in giù.
La Serie C ha già dichiarato conclusi i campionati, con quattro promozioni e il blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi. Sulla stessa linea si muoverà anche la Serie D, che fra una decina di giorni dovrebbe annunciare lo stop alle competizioni. Buone notizie quindi per i colori rosanero, con il Palermo che tornerà nella prossima stagione nel calcio professionistico e che ha già annunciato le date del prossimo ritiro a Petralia Soprana.
A proposito dell’ex Lega Pro, il presidente Francesco Ghirelli ha annunciato la decisione del Governo nazionale di concedere la cassa integrazione in deroga anche ai lavoratori dei club di Serie C.
“Siamo soddisfatti che i club di #Serie C possano accedere alla Cassa integrazione in deroga. Una misura del decreto rilancio anticipata dal ministro @vinspadafora. Una boccata d’ossigeno per continuare a svolgere un prezioso ruolo sociale“.