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Trent’anni fa la distanza dalla pineta alla battigia si misurava in almeno 100 metri. Oggi le maree hanno addirittura cancellato decine di metri della stessa area boschiva retrostante la duna. Quello di Eraclea Minoa rimane uno degli arenili più affascinanti della Sicilia ma gli interventi per salvarlo dall’erosione marina sono ormai improcrastinabili. 7
Il governo Musumeci ha finalmente ottenuto il via libera ai lavori per il definitivo recupero di questa splendida spiaggia a 37 chilometri da Agrigento. Il progetto ha infatti ottenuto il parere favorevole di compatibilità ambientale da parte della commissione Via/Vas dell’assessorato del Territorio e ambiente. Atto finale di una procedura autorizzativa assai complessa e articolata che ha richiesto diversi mesi di tempo. Il governo regionale aveva infatti deliberato di stanziare oltre 4 milioni di euro per l’intervento nel corso della riunione straordinaria della giunta tenutasi il 15 maggio 2018 nella Valle dei templi di Agrigento.
Per arginare l’avanzare dei flutti ai danni della costa – arretrata di molto dall’inizio degli anni Duemila – e procedere al ripascimento del litorale devastato, verrà utilizzata la sabbia proveniente dal dragaggio del porto di Siculiana marina.
“Grazie a quest’opera – ha sottolineato il presidente della regione Nello Musumeci – potremo restituire alla fruizione pubblica, dopo anni di indifferenza, un tratto di spiaggia tra i più belli della nostra regione. E’ stata una lotta contro il tempo e irragionevoli lungaggini amministrative. Tutto quello che dovevamo decidere per salvare quel litorale lo abbiamo fatto due anni fa, il resto non e’ dipeso da noi, ma da tappe scandite dalle disposizioni vigenti”.
Plauso per il prossimo avvio di questi lavori, da parte della commissione Ambiente dell’ Ars: “Un risultato ottenuto grazie al dialogo costante con il territorio”, ha sottolineato la presidente Giusi Savarino.
Più nel dettaglio, per contenere l’erosione della spiaggia di Eraclea Minoa – fenomeno che durante lo scorso inverno ha interessato altre porzioni di pineta e alcune attrezzature turistiche esistenti sulla spiaggia – verranno realizzati tre ‘pennelli’ frangiflutti costituiti da grandi massi. Il tratto costiero che con queste opere verrà messo al riparo dalle mareggiate andrà da Capo Bianco (il promontorio sul quale si trovano le vestigia dell’antica colonia greca) verso est, per circa 2 chilometri.