Dopo le polemiche della scorsa settimana, a 40 anni dalla strage di Ustica, si apre finalmente una svolta per uno dei misteri d’Italia più noti. Il Consiglio di presidenza del Senato, infatti, oggi ha dato l’ok all’unanimità alla desecretazione degli atti delle Commissioni parlamentari di inchiesta, fino al 2001. Bocciata invece la proposta di Lega e Fratelli d’Italia di estendere la desecretazione fino agli organismi che hanno operato entro la passata legislatura.
“Oggi è il giorno della verità storica e della trasparenza – ha detto la Presidente del Senato Elisabetta Casellati – affinché non rimangano più ombre e opacità. Sono molto soddisfatta. Ho fortemente voluto questo risultato. La memoria delle vittime e il dolore dei familiari hanno diritto alla piena chiarezza su fatti che hanno segnato tragicamente la storia di tutto il Paese” conclude Casellati.
In pratica, saranno consultabili già da oggi gli atti desecretati su numerosi misteri d’Italia: oltre ai 34mila file su Ustica, si potrà anche accedere agli atti (circa 15 mila) della commissione Moro dell’ottava legislatura, sul disastro del Vajont (quarta legislatura); Anonima banchieri (terza legislatura); sulle Armi (settima e ottava legislatura); sull’Aima (dodicesima legislatura); e sulla Federconsorzi (tredicesima legislatura).
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