Il leader di Italia Viva in Sicilia occidentale parla dell’emergenza del capoluogo siciliano e del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il deputato regionale Edi Tamajo difende l’operato del primo cittadino ma ammonisce la sua squadra di giunta, che i renziani sostengono. Il politico palermitano accende i riflettori sulla bomba d’acqua che è atterrata giorni fa a Palermo e sul condotto del Ferro di Cavallo, un’opera fognaria i cui carteggi sono rimasti per troppo tempo nei cassetti degli uffici di Palazzo delle Aquile. Un focus anche sulle prossime amministrative nel capoluogo siciliano. E su questo punto, Tamajo lancia quello che più che a un sasso somiglia a un macigno: “Se vedo che i candidati a Sindaco sono persone che io non stimo, chissà, potrei pure pensarci e correre come primo cittadino alle prossime amministrative”.
Onorevole Tamajo, parliamo dell’alluvione a Palermo. Di chi sono le responsabilità?
Le responsabilità sono di tutti, non è giusto dare la responsabilità solo al sindaco di Palermo. Qui il problema è l’allerta meteo, da come si evince dall’ultima seduta della commissione Ambiente. I radar sono essenziali per poter provvedere ad una emergenza meteo. Si dà tutta la colpa al sindaco di Palermo voglio dire che la responsabilità non è soltanto sua.
Per lei, allora, quali sarebbero le colpe dell’amministrazione?
Le uniche colpe che attribuisco all’amministrazione sono quella di non essere veloce, tempestiva e brava a progettare. Ci sono progetti ancora bloccati nei cassetti. Questa è la responsabilità più importante.
In commissione si è parlato anche del collettore del Ferro di Cavallo…
A me fa piacere che si parli di Ferro di Cavallo, sentire i colleghi parlare di questo problema che probabilmente nemmeno conoscevano. Devo dire che da tempo ci lavoriamo. Grazie alle mie sollecitazioni il progetto è rimasto ancora vivo. Adesso aspettiamo di compiere i vari step. Al momento grazie al presidente dell’Amap si stanno rimuovendo i vari rifiuti che ostruiscono le condotte.
Torniamo a parlare del sindaco: molti palermitani pensano che Orlando non abbia più contatto con la città
C’è un sindaco che va ad una velocità e non tutti gli assessori vanno alla stessa velocità del sindaco…
Ma gli assessori sono decisi dal sindaco. Più di uno è stato sostituito con i rimpasti che Orlando ha compiuto nella sua giunta
Questo è vero. Proprio per questo alcune volte noi ci sostituiamo al lavoro che dovrebbero fare gli assessori…
Quindi lei ha trovato divergenze politiche in questa maggioranza al comune di Palermo?
Ogni qualvolta che c’è stato qualche problema lo abbiamo evidenziato. Delle nostre divergenze ne discutiamo all’interno dello spogliatoio. Ci sono stati dei problemi su vari provvedimenti che vediamo in modo opposto rispetto ad alcuni assessori. Ma lo ribadisco, ne discutiamo dentro lo spogliatoio.
In merito alla mozione di sfiducia contro il sindaco quale è la posizione di Italia Viva?
Noi di Italia Viva siamo stati in maggioranza sino a stamattina. E’ impossibile votare a favore della mozione di sfiducia. Se qualcuno pensa già al domani politico per Palermo, sono convinto che non è tempo.
Qualcuno pensa che lei potrebbe essere un papabile candidato sindaco di Palermo alle prossime amministrative…
Io non ci ho pensato. Mi piacerebbe far parte di una coalizione schierata per vincere le prossime elezioni regionali e non nascondo che vorrei avere un ruolo in giunta nel prossimo governo.
E per la città di Palermo?
Mi piace lavorare per questa città. Appartenere ad una coalizione composta da persone perbene. Se vedo che i candidati a Sindaco sono persone che io non stimo, chissà… potrei pure pensare a correre come primo cittadino alle prossime amministrative.