All’Aeroporto di Catania procedono i controlli riservati ai turisti provenienti da Grecia, Spagna, Malta e Croazia. Stamani, a 24 ore dall’avvio del protocollo sanitario per i passeggeri in arrivo dai 4 Paesi comunitari, l’amministratore delegato di SAC, Nico Torrisi, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza e il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Giuseppe Liberti, hanno illustrato le procedure attivate nello scalo catanese, uno dei tre aeroporti sanitari d’Italia.
In particolare, SAC ha individuato un’area del Terminal C dedicata esclusivamente ai controlli previsti ai soggetti destinatari delle norme sanitarie. Una zona totalmente isolata dal resto dell’aerostazione in cui il personale USMAF, affiancato dalle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale dell’Asp, ha provveduto ad effettuare gli accertamenti. Tutti negativi i tamponi eseguiti ieri sui passeggeri in arrivo dai 4 Paesi comunitari.
“Immaginavamo una situazione che fosse all’avanguardia anche rispetto a quello che si è fatto nel resto del territorio – ha affermato Torrisi. Siamo forse l’unico aeroporto ad avere messo a disposizione una zona completamente separata a garanzia dei passeggeri. Abbiamo, proprio grazie all’USMAF, all’assessorato alla Salute e all’Asp di Catania e all’USMAF, messo in campo tutte quelle che sono le nostre disponibilità e risorse per garantire il massimo della sicurezza”.
“Lasciatemi ringraziare SAC perché il lavoro che si è fatto insieme al dottor Torrisi e il management aeroportuale è stato importante e ci fa dire che l’insediamento che si è realizzato a Catania è tra i più avanzati e i meglio organizzati di tutto il territorio nazionale– ha aggiunto l’assessore Razza. Detto questo, c’è una esigenza di dare esecuzione all’ordinanza del ministro Speranza e all’ordinanza del presidente Musumeci e abbiamo lavorato intensamente perché sia Fontanarossa che Punta Raisi potessero avviare questo tipo di controlli”.
Un punto sui contagi lo ha fatto il commissario straordinario all’emergenza Covid, Liberti. “L’età media si è abbassata in tutta Italia – ha detto – oggi siamo attorno ai 30 anni. Ma i giovani non vanno demonizzati: sono persone che vivono di socialità, di assembramenti. A loro vorrei dire di stare attenti, non tanto per loro ma perché la maggior parte di essi sono asintomatici e portano il virus a casa dove ci sono i genitori, i nonni. Abbiamo avuto anche a Catania casi in cui, in luoghi di assembramento, sono scoppiati focolai piccoli o grandi. Ed è questo che va assolutamente evitato”.
E stamattina in merito è intervenuto anche il governatore della Regione Nello Musumeci, che ha espresso il suo apprezzamento per l’operato svolto all’interno dello scalo etneo in un post su Facebook: “Da ieri mattina anche Fontanarossa, come Punta Raisi, ha avviato il tampone ai rientrati da Spagna, Malta, Croazia e Grecia. In Sicilia è richiesta anche la registrazione per tutti sul sito siciliacoronavirus.it. Uno sforzo organizzativo delle Asp di Catania e Palermo che merita di essere valorizzato. E tantissimi giovani medici sono impegnati con passione e professionalità. Bravi!”
Secondo quanto previsto nell’ordinanza del ministro della Salute, i turisti saranno sottoposti in aeroporto al test obbligatorio, i cui risultati saranno comunicati dall’Asp entro 48 ore. In alternativa, possono esibire un’attestazione di averlo effettuato entro le 72 ore antecedenti l’arrivo nell’Isola. I non residenti o non domiciliati in Sicilia dovranno comunque registrarsi al sito siciliasicura.com e scaricare l’app SiciliaSiCura.
I residenti nell’Isola provenienti dai 4 Paesi comunitari, invece, dovranno raggiungere le proprie abitazioni senza effettuare le verifiche in aeroporto. Secondo le procedure già in vigore, dovranno registrarsi al sito www.siciliacoronavirus.it e attendere in isolamento domiciliare il tampone che sarà effettuato dall’Asp dopo il quattordicesimo giorno.