Saranno oltre 810 mila i siciliani che domenica 4 e lunedì 5 ottobre saranno chiamati alle urne per eleggere gli amministratori di 62 comuni siciliani. A deciderlo, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, è stato il governo regionale guidato da Nello Musumeci.
I comuni sarebbero dovuti andare al voto nel turno ordinario, ovvero quello dal 15 aprile al 30 giugno scorso. Ma la data primaverile è stata spostata per legge e per via della diffusione del Covid-19. Proprio per questo le elezioni saranno accorpate a quelle del 4 e 5 ottobre in primo turno e poi con ballottaggio il 18 e 19 ottobre prossimo. Tali elezioni interessano in definitiva tutti i comuni che andavano al voto in forma ordinaria e alcuni comuni che sono stati aggiunti per effetto di dimissioni dei sindaci.
A Partinico non si voterà per altri 18-24 mesi perché il comune è stato sciolto per mafia.
Si voterà invece il 22 e 23 novembre a Vittoria, nel Ragusano, e a San Biagio Platani, in provincia di Agrigento. Le due amministrazioni locali erano state sciolte, per infiltrazioni mafiose, dal Consiglio dei ministri nel 2018, per cui le nuove elezioni devono avvenire in turno straordinario riservato solo a loro. L’eventuale turno di ballottaggio, per il solo Comune di Vittoria, è fissato per il 6 e 7 dicembre.
Tra i Comuni più grandi coinvolti, oltre ai due capoluoghi, ci sono: Marsala nel Trapanese, Barcellona e Milazzo in provincia di Messina, Carini e Termini Imerese nel palermitano, Augusta in provincia di Siracusa e Vittoria nel Ragusano.
Questo l’elenco completo degli enti che andranno al voto: 18 con sistema proporzionale e 44 con il maggioritario. A essere eletti saranno 872 consiglieri.
Provincia di Agrigento (9): Agrigento (proporzionale, 24 consiglieri assegnati), Camastra (maggioritario, 10), Cammarata (maggioritario, 12), Casteltermini (maggioritario, 12), Raffadali (maggioritario, 16), Realmonte (maggioritario, 12), Ribera (proporzionale, 16), San Biagio Platani (maggioritario, 12) e Siculiana (maggioritario, 12).
Provincia di Caltanissetta (4): Bompensiere (maggioritario, 10), Mussomeli (maggioritario, 16), Serradifalco (maggioritario, 12) e Villalba (maggioritario, 10).
Provincia di Catania (8): Bronte (proporzionale, 16), Mascali (maggioritario, 16), Milo (maggioritario, 10), Pedara (maggioritario, 16), San Giovanni La Punta (proporzionale, 16), San Pietro Clarenza (maggioritario, 12), Trecastagni (maggioritario, 16) e Tremestieri Etneo (proporzionale, 16).
Provincia di Enna (6): Enna (proporzionale, 24), Agira (maggioritario, 12), Centuripe (maggioritario, 12), Nicosia (maggioritario, 16) , Pietraperzia (maggioritario, 12) e Valguarnera Caropepe (maggioritario, 12).
Provincia di Messina (12): Barcellona Pozzo di Gotto (proporzionale, 24), Basicò (maggioritario, 10), Giardini Naxos (maggioritario, 12), Graniti (maggioritario, 10), Limina (maggioritario, 10), Malvagna (maggioritario, 10), Milazzo (proporzionale, 24), Mirto (maggioritario, 10), Naso (maggioritario, 12), Raccuja (maggioritario, 10), San Salvatore di Fitalia (maggioritario, 10), Savoca (maggioritario, 10).
Provincia di Palermo (16): Aliminusa (maggioritario, 10), Caltavuturo (maggioritario, 12), Carini (proporzionale, 24), Godrano (maggioritario, 10), Isola delle Femmine (maggioritario, 12), Lascari (maggioritario, 12), Misilmeri (proporzionale, 16), Partinico (proporzionale, 24) Polizzi Generosa (maggioritario, 12), Pollina (maggioritario, 10), San Mauro Castelverde (maggioritario, 10), Santa Cristina Gela (maggioritario, 10), Scillato (maggioritario, 10), Termini Imerese (proporzionale, 16), Trabia (maggioritario, 16) e Villabate (proporzionale, 16).
Provincia di Ragusa (2): Ispica (proporzionale, 16), Vittoria (proporzionale, 24).
Provincia di Siracusa (2): Augusta (proporzionale, 24) e Floridia (proporzionale, 16).
Provincia di Trapani (3): Campobello di Mazara (maggioritario, 16), Gibellina (maggioritario, 12) e Marsala (proporzionale, 24), Favignana (maggioritario, 12).