Un incendio divampato nell’area del Malophotos ha interessato questa mattina l’area Archeologica di Selinunte.
Il rogo, prontamente individuato dal personale che opera all’interno del Parco che ha dato l’allerta, è stato immediatamente circoscritto grazie all’azione congiunta della Direzione che ha operato in stretto collegamento con i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Forestale, intervenuta con Canadair e squadre antincendio.
La pulizia delle aree archeologiche e la ripulitura dalle erbacce in prossimità del periodo estivo è stata, a partire dal proprio insediamento, una delle iniziative su cui l’assessore del Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, è stato più pressante, nella consapevolezza che i mesi estivi avrebbero potuto mettere sotto stress il territorio della Sicilia in cui insistono molte aree di pregio storico e culturale.
Interventi che si sono dimostrati necessari a contenere le fiamme, che hanno interessato solo una parte della macchia mediterranea, risparmiando l’intera zona alberata che fa da splendida cornice all’impianto archeologico.
“L’intervento tempestivo del personale del Parco e la collaborazione generosa e pronta di Vigili del Fuoco, Carabinieri e Forestale – dice Bernardo Agrò, direttore del Parco di Selinunte – hanno scongiurato il peggio. L’incendio ci ha costretti a liberare dai visitatori l’area dell’Acropoli e ad interdire, per motivi di sicurezza, lo spazio, ad eccezione della collina orientale fino al Baglio Florio”.
“Per fortuna, la tempestività dell’azione e la collaborazione con le forze dell’ordine e i servizi antincendio hanno scongiurato il peggio e ci hanno permesso di tornare ad aprire il Parco ai visitatori già sin dal primo pomeriggio“, conclude.