A causa dei gravi danni arrecati da una impresa privata ad una conduttura principale di adduzione di acqua alla zona nord della città, l’AMAP è stata costretta a sospendere l’erogazione idrica in alcune zone di Palermo
I disservizi colpiranno i seguenti quartieri e zone:
Libertà
Cantieri
Fiera
Vergine Marina-Arella
Lungomare C. Colombo
Addaura
Partanna-Mondello
Castelforte – Giusino
Zona Estensione Nord (ZEN)
Villaggio Ruffini
Lanza di Scalea
Villa Adriana
Cruillas-Badia.
L’Azienda sta attivando il servizio sostitutivo con autobotte per le utenze sensibili (ospedali, scuole, ecc.). I tecnici dell’azienda sono già sul posto dell’incidente per valutare tempi e modalità di ripristino che si prevede saranno comunque lunghi per l’entità del danno.
++AGGIORNAMENTO++
Gli operai dell’Amap sono già al lavoro nel terreno privato dove oggi una ditta ha gravemente danneggiato una delle principali condutture di adduzione idrica della città. Sul posto si è recato anche l’Amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino, per verificare di persona la gravità del danno. Per motivi ancora da accertare, la società stava operando uno scavo in profondità, in un terreno adiacente l’edificio in costruzione, durante il quale è stato perforato un tubo di acqua per circa 30 cm.
Gli operai Amap realizzeranno in queste ore un dispositivo a fascia che permetterà di tamponare la perdita e, quindi, rimettere in pressione, ancorché limitata, la tubatura che tra l’altro alimenta la rete del vicino ospedale Covid Cervello.
È questo quanto stabilito nel corso di una video conferenza tra il sindaco Leoluca Orlando, l’Amap e l’assessore Maria Prestigiacomo con delega alla Protezione civile, per limitare il più possibile in questo momento di emergenza i servizi alla città e alla importante struttura sanitaria. Sarà comunque indispensabile in un secondo momento intervenire per la sostituzione integrale di una parte della tubatura, che però richiederà necessariamente la interruzione idrica totale di almeno 36 ore.
La riparazione temporanea dovrebbe essere pronta, lavorando anche nel corso della notte, entro il primo pomeriggio di domani.