Mentre i numeri dei contagi da coronavirus della seconda ondata preoccupano l’Italia, il governo nazionale ha un bel da fare nel tentare di contenere la diffusione del COVID-19. I dpcm del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno previsto restrizioni sempre più diffuse che hanno interessato anche diversi settori produttivi, alcuni dei quali oggi sono allo stremo.
Sia il governo nazionale che quello regionale hanno annunciato ristori per imprese e lavoratori, ma sono tante le voci che si sono alzate per sottolineare come l’economia sia ormai allo stremo e che gli aiuti hanno sempre più l’effetto di un pannicello caldo in tempo di pandemia. Sono le stesse persone che vedono un eventuale lockdown totale come lo spettro del fallimento, il colpo di scure definitivo sull’economia del Paese.
A un partito diverso si iscrive chi sottolinea le ragioni di fare fronte con tutti i mezzi possibili all’emergenza sanitaria, chi ha puntato il dito negli ultimi mesi, in ordine sparso, contro la riapertura delle frontiere regionali e statali o contro la riapertura delle scuole come le cause della recrudescenza o, ancora, contro l’ok all’uso – seppur con limitazioni e contingentamenti – dei trasporti pubblici. Si tratta di chi ricorda come il lockdown abbia portato in passato a una ‘retromarcia’ del virus.
La domanda che poniamo ai lettori de ilSicilia.it è la seguente:
Si può votare fino alle ore 23.59 di venerdì 6 novembre
Non abbiamo la pretesa di prendere per oro colato i risultati dei nostri sondaggi (non siamo un’agenzia per rilevazioni demoscopiche), ma di certo l’esito che ne scaturirà sarà il frutto della sensibilità di voi lettrici e lettori e quindi per noi sarà prezioso.