Si commemora Giovanni Palatucci, il giovane commissario che dall’8 settembre 1943 fu reggente della questura di Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia, e che dopo un anno, il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945.
Durante la sua permanenza a Fiume, come funzionario di pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali.
Il sindaco Leoluca Orlando ricordando il questore di Fiume riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” per aver salvato migliaia di ebrei, stranieri ed italiani ha detto che “Giovanni Palatucci è stato un uomo delle istituzioni, garante del diritto che ha dedicato la sua vita all’affermazione dei diritti della persona, anticipando così quella che sarebbe stata poi la Costituzione repubblicana che privilegia la tutela dei diritti rispetto all’affermazione del diritto. Palatucci pose tutte le sue energie, sacrificando la sua vita, per impedire l’applicazione delle Leggi razziali che furono causa di un vero e proprio genocidio. Utilizzò le sue competenze e funzioni non per essere al servizio di leggi criminali e di morte ma per essere al servizio del diritto alla vita. Tutto il Paese deve molto a Palatucci che ha anticipato la stagione dei diritti“.